Sono incentrate sulle tensioni tra gruppi della Sanità e gruppi del Cavone di piazza Dante le indagini relative alle azioni armate avvenute negli ultimi giorni. Le pallottole hanno sibilato ancora una volta la scorsa notte in due raid in via Antonio Villari e in vico Lammatari dove ono stati esplosi diciassette colpi d’arma da fuoco. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte della polizia di Stato. Nel quartiere Sanità, durante le indagini, la Polizia Scientifica ha trovato tracce di 17 colpi: 13 bossoli sono stati trovati in vico Lammatari e 4 fori prodotti da ogive sono stati riscontrati in un balconcino.
La stessa matrice sarebbe alla base della doppia stesa avvenuta tre giorni fa tra Materdei e la Sanità. I rapporti tra il Cavone e la Sanità, dal punto di vista criminale, sono sempre stati molto stretti. L’ex ras del Cavone Salvatore Esposito, ucciso durante un summit a vico Nocelle, aveva infatti un vero e proprio patto d’acciaio con il clan Sequino di via Santa Maria Antesaecula. Legami che sarebbero rimasti anche dopo la sua uccisione prima che i Sequino venissero azzerati dal maxi blitz di qualche mese fa.