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venerdì, Aprile 19, 2024
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Strage di San Marcellino, le autopsie sui corpi di Imma e Antonio: poi al via i funerali

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A distanza di qualche giorno dalla strage familiare di San Marcellino, la comunità in provincia di Caserta è ancora sotto choc. Da quel tragico lunedì 23 luglio in città non si parla d’altro. Ognuno prova a dire la sua e la linea seguita da tutti è quella di una tragedia annunciata. Tanti erano i segnali di instabilità nel rapporto tra Immacolata Stabile, 48 anni, e suo marito Antonio Topa.

Dietro le immagini di un amore duraturo nel tempo, postate sui social network, si nascondevano litigi, minacce e  denunce. Imma lo aveva già denunciato, circa un anno fa, per maltrattamenti, ma dopo due settimane aveva poi ritirato la denuncia. La donna si lamentava spesso del fatto che qualcuno in famiglia parlasse male di lei con suo marito. Un amore malato quello di Antonio che ha scatenato l’ira del web e di chi conosceva la coppia.

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Ad esempio il cugino dell’uomo. “Geloso, era geloso pazzo. Sin da quando erano fidanzati”. Poi rincarano la dose le amiche della donna. “I parenti passavano il tempo a infangare il nome di Imma, inventavano storie sul suo conto. Avranno istigato Antonio, gli hanno raccontato qualcosa di falso, innescando tutto ciò”. Questa mattina intanto si terranno le autopsie sui corpi di Immacolata Stabile e del marito Antonio Topa: dopo l’esame disposto dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, le salme saranno restituite ai familiari per i funerali.

LA DINAMICA

Ha strangolato la moglie dopo una lite e poi si è tolto la vita impiccandosi al solaio dell’abitazione coniugale. L’omicidio-suicidio è avvenuto nel Casertano, a San Marcellino. A ritrovare i corpi dei genitori, Antonio Topa di 51 anni e Immacolata Stabile di 48 anni, sono stati i due figli della coppia rincasati nella notte dopo una serata con gli amici.

A trovare i corpi senza vita dei due sono stati i figli della coppia, che hanno immediatamente allertato i sanitari del 118. I medici, arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dei due. Ad indagare sull’accaduto i carabinieri della stazione di Trentola Ducenta. Il magistrato di turno della Procura della Repubblica è stato informato dagli uomini della Benemerita per riuscire a chiarire i retroscena dell’orrendo ritrovamento.

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