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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Tampone antigenico da 20 a 35 euro, la denuncia di Elisa: “Nessuno ci ha avvertiti”. Arriva la risposta di Pineta Grande

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La convinzione di pagare un tampone antigienico 20 euro, così come specificato sui social dallo staff della struttura ospedaliera a cui sono stare richieste informazioni sul prezzo. Pagarne invece 35, senza alcun preavviso una volta giunta alla struttura nel momento dell’effettuazione del test. È quanto denunciato dalla figlia di una coppia napoletana, recatasi ieri al Pineta Grande Hospital di Castelvolturno per scoprire l’eventuale propria negatività al Covid. La direzione sanitaria dell’ospedale e chi ha fornito le notizie su internet relativamente ai reali prezzi dei tamponi, ora finiscono sott’accusa. La famiglia in questione e quanto risulterebbe anche altri utenti, temono l’ipotetica volontà- tutta da dimostrare – di Pineta Grande di creare le condizioni affinchè più persone la scelgano per fare i tamponi confondendo le acque sui prezzi e guadagnare di più. Ma è davvero così? Dalla direzione sanitaria negano tale intenzione.

Il racconto

Elisa B. esterna a InterNapoli.it tutta la sua indignazione. «Abbiamo nei giorni contattato i social del Pineta Grande Hospital per informarci del costo dei tamponi da loro processati. Ci è stato risposto (come si evince dallo screen shot ndr.) che il molecolare costava 50 euro con un’attesa di 4 o 5 ore per l’esito, l’antigienico 20 euro con la risposta entro una ventina di minuti. Convinti di questi prezzi e di queste sole due opzioni, i miei genitori si sono recati martedì nella struttura per fare il test con il tampone antigienico risultati poi negativi».

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Ma la soddisfazione per essere scampati all’infezione da Coronavirus, dopo un’attesa non breve alla clinica, non è stata quella che si potesse attendere: una volta prenotato il test a Pineta Grande Hospital, l’uomo e la donna hanno dovuto fare i conti con una variante. «Sulla ricevuta di pagamento – continua Elisa – i miei genitori si sono accorti che il costo del molecolare era di 35 euro e non 20: ben 15 euro in più a testa. Nessuno li aveva avvertito di questa differenza di prezzo. Mio padre e mia madre, visto che oramai avevano deciso di sottoporsi al tampone organizzandosi la giornata in funzione del test, hanno comunque scelto di rimanere e pagare quella cifra maggiore. Dopo aver perso tutto quel tempo si sono visti quasi costretti a farlo». 

Il confronto con la direzione di Pineta Grande

Non è tutto, Elisa B. dice anche: «Saputo di quanto successo, ho telefonato al Pineta Grande Hospital chiedendo di parlare con qualcuno della direzione sanitaria. Risposta? Che oltre al molecolare di 50 euro si poteva scegliere tra due tipi di tampone antigienici: uno con saponetta e uno senza. Uno costa 20 euro, l’altro 35 euro. Ma perchè non è stato specificato prima? Perchè è stato detto che le tipologie di tamponi erano solo due e non tre come effettivamente era nella realtà? Forse era un modo di guadagnare di più con i test? Quante persone possono aver vissuto la stessa esperienza? E se io non avessi chiamato la clinica avrebbe delucidato sul numero e i costi variabili dei tamponi? Non è il modo di comportarsi a mio giudizio».

Secondo Elisa, quella del Pineta Grande Hospital sarebbe stata una sorta di pubblicità ingannevole, che nel caso confermata dagli eventuali fatti, e per questo vuole andare oltre. «Ora mi confronterò con dei legali per capire quali siano gli estremi per una denuncia e a chi eventualmente inoltrarla. Da quanto capito, anche altre persone si sono lamentate dello stesso trattamento e della difformità delle risposte sui social e l’effettiva realtà circa il prezzo dei tamponi. Io non credo sia giusto per una clinica comportarsi così. Non si può tentare di lucrare in questo modo, se quello è l’obiettivo. Tante famiglie oramai non hanno più tanti soldi per fare i tamponi, questo stato di cose va bloccato». 

La risposta di Pineta Grande

In una nota, questa la direzione sanitaria di Pineta Grande chiarisce la sua posizione. “Le informazioni fornite attraverso il canale social Facebook della struttura, nello specifico in modalità messaggio privato, erano corrette ma evidentemente incomplete. l Pineta Grande Hospital non utilizza i canali di comunicazione come mezzo di promozione dei suoi servizi, ma solo come mezzo di informazione e queste possono involontariamente essere incomplete, specie in questi giorni intensi di lavoro, coincisi con le festività natalizie, in cui gli addetti gestiscono un alto numero di richieste. A causa dell’eccessivo lavoro, evidentemente, la comunicazione all’accettazione è arrivata in ritardo”. 

La direzione sanitaria poi aggiunge: “Occorre precisare che presso la struttura al momento è possibile effettuare tre tipologie di tamponi: il molecolare classico (con esito in circa 4-5 ore) e due tamponi antigenici (uno con esito in circa 90-120 minuti in chemiluminescenza ed uno rapido con esito in circa 20 minuti con card), tutte validate dal Ministero della Salute.

 All’accettazione è stato preventivamente evidenziato in modo chiaro il costo del tampone e solo dopo che è stato accettato dall’utente è stato effettuato il tipo di tampone per cui è stato corrisposto l’importo richiesto, ovvero un tampone processato in laboratorio con metodica di chemiluminescenza”. Poi la chiosa finale .”Siamo comunque rammaricati dalle parole della signora, alla quale la Direzione Sanitaria ha offerto la totale disponibilità nel chiarire la situazione”.

 

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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