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giovedì, Aprile 18, 2024
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«Tommaselli voleva uccidere il boss Pasquale Pesce», le rivelazioni dell’ex ras di Pianura

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Tra i primi a parlare degli assetti della malavita di Pianura e del ruolo di Carlo Tommaselli c’è stato Salvatore Romano ‘muoll muoll’. Quello stesso Tommaselli che questa mattina è stato raggiunto questa mattina da una nuova ordinanza di custodia cautelare (insieme al figlio Filippo, ad Antonio Megali ed Enrico Calcagno ritenuti mandanti ed esecutori dell’omicidio di Fortunato Sorianiello, commesso il 13 febbraio del 2014 all’interno del salone di barbiere  “Creative Hair”, nel quartiere di Soccavo). E’ stato Romano a svelare ai magistrati dell’esistenza di un progetto omicidiario che coinvolgeva l’ex boss Pasquale Pesce ‘Bianchina’.

«Durante il periodo della latitanza di Tommaselli egli voleva uccidere Pasquale Pesce perchè questi aveva preso il sopravvento criminale a Pianura; tale suo proposito però non andò a buon fine in quanto i Foglia, Vincenzo e Giuseppe che in un primo momento appoggiavano il Tommaselli gli si rivoltarono contro e riferirono al Pesce i propositi dello stesso Tommaselli. Da quel momento Pasquale Pesce fece sapere al Tommaselli attraverso il figlio Filippo che i loro rapporti erano ormai rotti. Sempre con riferimento a Tommaselli  devo riferire che quando Tommaselli è stato arrestato nell‘agosto del 2014 le forze dell’ordine rinvennero in via Jannelli di Napoli una Lancia Musa di colore blu con all’interno un Kalashnikov AK 47 cromato ed un fucile automatico a canne mozze che erano nella disponibilità mia e del Tommaselli. Quest’auto era appoggiata presso un garage nella disponibilità del consuocero di Tommaselli Carlo cioè del suocero di Filippo Tommaselli che aveva anche le chiavi dell ‘auto. A seguito dell’arresto e del rinvenimento dell’auto con le armi, rinvenimento che non fu attribuito a nessuno di noi, e cioè nè a noi Romano, nè tanto meno a Tommaselli in quanto l’auto fu rinvenuta in strada ed era di provenienza delittuosa io fui accusato da Filippo Tommaselli di essere stato a far arrestare il padre per aver fatto trovare l’auto in quanto ero l’unico a sapere dove si trovava l’autovettura».

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