13.9 C
Napoli
mercoledì, Aprile 24, 2024
PUBBLICITÀ

«Quel giorno che Patrizio si è venduto a Totore Esposito», il racconto dell’agguato di vico Nocelle fatto dal pentito

PUBBLICITÀ

L’agguato di vico Nocelle (uccisi Salvatore Esposito boss del Cavone e Ciro Marfè dei Sequino) scatenó la reazione dei boss di via Santa Maria Antesaecula. Il malcontento contro i Vastarella (accusati di aver organizzato l’agguato) è espresso in un’intercettazione in carcere tra Nicola Sequino e suo figlio Giovanni detto ‘Gianni Gianni’: “Mi devi stare a sentire. Mi devi morire tu con un tumore a papà. Perché io lo so che tu lo volevi bene a Ciro (Ciro Marfè, ndr). Perché si vede, perché … (incomprensibile, ndr)…tu ti fidi di me?; Gianni (annuisce con il capo, ndr); Nicola: ?E non ti preoccupare!! Con la zia Patrizia (il boss Patrizio Vastarella, ndr) è un problema che va risolto. Piano, piano” .

Il padre spiegava al figlio che Patrizio Vastarella era complice dell’agguato e che il summit che avrebbe dovuto dirimere i contrasti tra Esposito e Ugo Ferrigno, ras di piazza Mazzini, era stato usato dal boss delle Fontanelle per tendere un agguato ai rivali. A spiegare i dettagli di quel contrasto e del successivo agguato è stato il collaboratore di giustizia Rosario De Stefano:«Totore Esposito era il reggente, per conto dei Sequino della Sanità, del clan del Cavone di Piazza Dante; so per certo che Totore Esposito entrò in contrasto con il clan della zona di Piazza Mazzini,… omissis… ebbene, Totore Esposito …omissis….era entrato in contrasto con i menzionati soggetti di piazza Mazzini per la divisione del territorio dove venivano compiute le estorsioni ai parcheggiatori nei pressi di piazza Bellini. Su tale circostanza posso riferire nel dettaglio dal momento che io ho fatto il “doppio gioco” da una parte per conto di Totore Esposito e dall’altra di omissis e gli altri, nel senso che Totore Esposito mi diede un telefonino bianco a sua volta datogli da Giovanni Sequino con una scheda dedicata e mi chiese di fare da specchiettista volendo uccidere i componenti del gruppo di Piazza Mazzini (promettendomi in cambio 3000 euro e diverse dosi di cocaina) e dall’altra il omissis e gli altri (ai quali io andai a riferire che Totore Esposito li voleva ammazzare) mi chiesero a loro volta di “filargli” Totore Esposito consentendogli di ammazzarlo a loro volta. Preciso che io, avendo paura non ho filato nè l’uno nè l’altro riferendo confidenzialmente tutto alla squadra mobile. Sempre nel contesto di questo contrasto apertosi tra Totore Esposito (referente dei Sequino) da una parte e il clan di Piazza Mazzini dall’altra, so per certo che ad un certo punto fu interpellato come garante e come paciere Patrizio Vastarella, che poi è quello che si è venduto Totore Esposito; nel dettaglio fu chiesto a Vastarella Patrizio di presenziare ad una riunione che si tenne
a vico Nocelle dove parteciparono Patrizio Vastarella, Antonio Vastarella, il figlio di LelluccioUEL, Fabio Vastarella e Maicol o nir, Totore Esposito, Genny o Cecato, Pasquale Amodio, o chiattone (che poi è morto con Totore Esposito), o Barone e tale Milk; tale riunione si tenne a casa di uno che si chiama o scognato, luogotenente di un clan del Vomero».

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Arriva la nuova social card, 460 euro per spesa e benzina: i requisiti

La nuova social card per il 2024 varrà circa 460 euro. La somma della carta Dedicata a te sarà...

Nella stessa categoria