Ieri Mario Ocone è stato intervistato da diverse tv nazionali dopo la morte della mamma Elisa Polcino e del fratello Cosimo. Il 23enne non sa se andrà a trovare suo padre Salvatore in carcere e quando gli viene chiesto se riuscirà mai a perdonarlo dice: “No. Probabilmente no”. Continua vive il senso di colpa, quello di un ragazzo che si trovava lontano da casa quando è avvenuto il tutto: “Sono sicuro che se ci fossi stato io tutto questo non sarebbe successo”, ha dichiarato alle telecamere.
Mario nega a più riprese è il fatto che la situazione familiare avesse in qualche modo fatto presagire un evento di questo tipo. Il rifiuto del 23enne è netto: “Che mio padre soffrisse di depressione ormai lo sanno tutti, ma nessuno era mai arrivato a pensare che potesse accadere una cosa del genere. Lui prendeva i farmaci, era seguito“.
Le condizioni Antonia Natalia
Era curato e aggiunge: “Sì, qualche litigio tra lui e mia madre capitava, ma come in tutte le coppie. A casa nostra non c’era un ambiente malato”. E mentre cerca di scendere a patti con ciò che è accaduto, Mario rimane al fianco della sorella che, dopo “Un intervento delicato, è in coma farmacologico. Dobbiamo aspettare“.
Salvatore Ocone, interrogato per circa due ore, ha dichiarato di aver colpito la moglie perché lei era sempre aggressiva nei suoi confronti. Il figlio Mario ha smentito questa versione. All’uomo di Paupisi era stata diagnosticata una “psicosi cronica” e fu sottoposto a Tso nel 2011.