Ascione Arsenio, 18enne di Villaricca, è un recordman dei reati. Nel giro di 6 mesi, è stato arrestato e condannato per rapina pluriaggravata commessa a Roma (anni 3 mesi 4 di reclusione, con la Cartabia anni 2 mesi 9 di reclusione); estorsione aggravata commessa a Roma (anni 3 mesi 4 di reclusione, con la Cartabia anni 2 mesi 9 di reclusione); evasione dagli arresti domiciliari.
Ciò nonostante, beneficiava degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, concessi su istanza dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord dai quattro Giudici dai quali era stato processato. Arresti domiciliari però che gli stavano stretti, visto che evadeva la vigilia di Natale; ciò nonostante il giudice del tribunale di Napoli glieli riconcedeva, presso lo stesso domicilio di Villaricca dove aveva deciso di allestire una piazza di spaccio.
Tra mercoledì e giovedì, è evaso dai domiciliari per ben tre volte, venendo processato ieri ed oggi per direttissima dai giudici del Tribunale di Napoli Nord, i quali hanno disposto per l’ennesima volta gli arresti domiciliari.
La prima evasione
Il caso ha voluto che alla prima evasione, mercoledì, il pubblico ministero lo aveva messo ai domiciliari in attesa di direttissima. Ieri mattina però l’amata sorpresa per i carabinieri di Villaricca, che quando sono andati a casa per portarlo in tribunale, non lo hanno trovato: il giovane aveva fatto perdere le proprie tracce. Ieri dopo la direttissima aveva fatto rientro a casa ed i carabinieri lo hanno arrestato ancora una volta per evasione. Nemmeno questa ulteriore evasione però lo ha fatto ritornare in carcere, perché il giudice aversano ha sposato l’arringa difensiva dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, ripristinando i domiciliari.
“Lo faccio per pagare l’avvocato”
“Lo faccio per pagare l’avvocato”, aveva dichiarato ai carabinieri della locale stazione che lo hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio. I militari sono intervenuti nell’appartamento del giovane per controllarlo. Il 18enne, infatti, è agli arresti domiciliari ed è scattato l’allarme del suo braccialetto elettronico.
Una volta in casa, i carabinieri vengono sorpresi da un forte odore di sostanza stupefacente. Celava 100 grammi di hashish: Nella cassapanca una scatola con all’interno mezzo panetto di hashish da 44 grammi e 27 dosi della stessa sostanza per un peso complessivo di 56 grammi.
Insieme alla droga anche diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente e banconote di piccolo taglio.