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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Trovata la cassaforte del clan dei Casalesi, sequestrati 16mila euro

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Trovata la cassaforte del clan dei Casalesi, sequestrati 16mila euro. Le perquisizioni domiciliari effettuate stamane durante l’esecuzione delle misure cautelari da parte dei Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe coordinati dalla DDA di Napoli, hanno consentito di sequestrare 16.330,00 euro. Le banconote di varo taglio erano raccolte con elastici e custodite in una cassaforte nella disponibilità di uno dei destinatari del provvedimento.

I DETTAGLI SUL BLITZ DEL CLAN

I militari della Sezione Operativa della Compagnia dei carabinieri di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 indagati (5 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) gravemente indiziati per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

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Il provvedimento cautelare si fonda sugli esiti dell’attività d’indagine, protrattasi da
agosto 2017 a gennaio 2018, eseguita dai Carabinieri della Sezione Operativa di Casal di
Principe sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di
Napoli.

ESTORSIONI NEL CASERTANO

La complessa rete investigativa ha consentito di monitorare un gruppo di
individui dediti all’attività estorsiva nei territori di Casal di Principe, Teverola, Frignano, San Cipriano d’Aversa, Marcianise e Castel Volturno. La compagine, ricostituitasi sotto la guida di Mario De Luca storico membro del clan dei Casalesi, ha posto in essere un sistema integrato di controllo delle attività commerciali agendo sia direttamente nei confronti dei commercianti che indirettamente tramite l’acquisizione di una tangente sul recupero crediti di somme dovute.

MINACCE DI MORTE CON LA MAZZA DA BASEBALL

In un caso specifico, gli indagati si sarebbero infatti presentati con il fine di recuperare un credito, presso l’attività di una delle vittime minacciandola di morte e rompendo alcuni macchinari con una mazza da baseball. Le somme sarebbero anche state estorte da soggetti gravati da una difficile situazione economica che, per far fronte alla richiesta, hanno dovuto tramutare il compenso in ceste di generi alimentari e beni di consumo, tangenti richieste per soddisfare esigenze di soggetti carcerati o di altri sodali.

Il gruppo ha dimostrato la sua operatività anche nel settore dei “cavalli di ritorno”,
intromettendosi direttamente nella dinamica di restituzione di un’auto rubata nel
parcheggio di un grosso centro commerciale.

IL VUOTO DI POTERE

L’intero panorama info-investigativo emerso ha, dunque, restituito un’immagine di un
gruppo pienamente operativo che ha agito, in un contesto di momentaneo vuoto di potere
in seno alla camorra casalese, onorando le regole e le logiche caratterizzanti del clan.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini
preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono
persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

NOMI DEGLI INDAGATI RAGGIUNTI dalla MISURA CAUTELARE:
indagati sottoposti alla custodia cautelare in carcere

1 BARBATO Antonio, nato a Caserta il 19/04/1976;
2 DE LUCA Mario nato a Casal di Principe il 17/03/1969
3 DE LUCA Mario Raffaele nato a Caserta il 18/11/1981
4 CHIAROLANZA Vincenzo, nato a Villa Literno (CE) il 18/11/1966;
5 IMPROTA Giovanni, nato a Teverola, il 27/02/1973;

indagati sottoposti agli arresti domiciliari
6 CHIACCHIO ANTONIO, nato a Caserta il 12/09/1971;
7 DE LUCA Antonio nato a Casal di Principe il 29/01/1977
8 LUCCA Carmine nato ad Aversa il 31/07/1970
9 PALUMBO Antonio nato a Capua il 08/01/1987
10 PAVONE Alessandro nato a Aversa il 30/09/1987

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