Ucciso per aver violentato una 12enne: «I Mazzarella ne decretarono la condanna a morte»

Tra i tanti particolari rivelati agli inquirenti da Salvatore Maggio, il ras scissionista di piazza Mercato, c’è anche un episodio che evidenzia come nella malavita vigano dei codici, delle regole che nessuno può violare. A finire nel gruppo di piazza Mercato un tunisino, Abdelmadjid Chafai,  indicato come il responsabile dello stupro di una 12enne della zona. Maggio racconta agli inquirenti cosa accadde:«Sparai con la mano sinistra e lo colpii al petto. Poi ‘Savio’  (Salvatore Sembianza, ndr) mi disse che era ancora vivo egli esplosi contro il colpo di grazia. Poi prendemmo il corpo dell’algerino, lo chiudemmo in un bustone di cellophane e lo bruciammo. Infine lo portammo a San Pietro a Patierno, dove lo gettammo in una discarica».