venerdì, Agosto 15, 2025
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Ucciso per un parcheggio nel Napoletano, condannati i 4 killer

La Corte di Cassazione ha confermato definitivamente le condanne a 23 anni di carcere per i killer di Maurizio Cerrato 4 anni dopo il terribile omicidio commesso da Giorgio e Domenico Scaramella e Francesco e Antonio Cirillo, quest’ultimo esecutore materiale del delitto. Dovranno scontare tutti e quattro 23 anni di carcere.

Una sentenza attesa dalla vedova Tania Sorrentino e dalla figlia Maria Adriana, testimone oculare dell’omicidio di suo padre. A sostenere la famiglia Cerrato in questa battaglia per la giustizia, è stato l’avvocato Giovanni Verdoliva, presente in tutti i tre gradi di giudizio e affiancato in Cassazione dall’avvocato Salvatore Ambrosio. Al fianco di Tania e Maria Adriana anche il Comune di Torre Annunziata, costituitosi parte civile.

L’omicidio Cerrato

Maurizio Cerrato fu ucciso a Torre Annunziata il 19 aprile del 2021 in un’autorimessa in via IV Novembre al culmine di una violenta lite per un parcheggio. Il 61enne intervenne per difendere sua figlia Maria Adriana, aggredita da Giorgio Scaramella e sua sorella Rosa, solo per avere spostato una sedia che occupava un posto auto rivendicato dalla famiglia.

Da una banale lite per un parcheggio a una spedizione punitiva. Giorgio Scaramella, che ebbe la peggio durante il litigio con Maurizio, chiamò in soccorso il fratello Domenico, che arrivò nel garage insieme a Francesco e Antonio Cirillo. La situazione precipitò nel giro di pochi minuti. Cerrato fu ucciso davanti agli occhi di sua figlia con una coltellata al cuore sferrata da Antonio Cirillo. Un omicidio cruento, scattato per futili motivi, avvenuto a Torre Annunziata.