A causa di una serie di incomprensioni burocratiche, nessuno aveva comunicato al condannato l’ordine di assoluzione, il suo avvocato era morto e l’uomo non sapeva nulla. Il 49enne palermitano resta ai domiciliari per due anni.
Incapace di intendere e di volere
Dopo un’accusa di stalking era partito il processo che l’aveva coinvolto e che l’ha tenuto ‘involontariamente’ ai domiciliari per due anni. Non doveva, infatti, sussistere alcuna pena per l’uomo, secondo il giudice, incapace di intendere e di volere. L’autorità giuridica aveva infatti predisposto per lui una misura di sicurezza garantita da un ricovero in una struttura assistita. A causa, però, di alcuni disguidi burocratici nessuno aveva trasmesso all’uomo, imputato, l’ordine di esecuzione del Tribunale. Oltre a ciò anche la morte dell’avvocato dell’indagato ha contribuito alla poca chiarezza della vicenda.
Il curioso caso dell’uomo assolto ma ai domiciliari
Disguidi burocratici e la morte del suo avvocato hanno rilegato l’uomo ai domiciliari per ben due anni. Nessuno si era preoccupato di avvisarlo dell’esito del processo dopo le due sentenze che avevano preceduto l’assoluzione.
La scoperta per caso della verità
Non avendo mai scoperto la realtà dei fatti l’uomo era rilegato nella sua abitazione di Giardinello, nel Palermitano. Essendo, però, incapace di intendere e di volere le condizioni di vita in cui viveva degeneravano continuamente. Lì sarebbe, probabilmente, rimasto se qualcuno non avesse allertato le autorità. Infatti, dopo una serie di segnalazioni i carabinieri sono intervenuti recandosi nella casa di campagna dove l’uomo viveva. I militari, poi, hanno fatto luce sull’intera vicenda e chiesto l’intervento di un avvocato d’ufficio. L’uomo è tornato, finalmente, in libertà alla fine di maggio. “Questo è un chiaro esempio che dimostra l’importanza del difensore nel Processo”. Queste le affermazioni dei legali che per il momento stanno valutando eventuali interventi giudiziari contro il Ministero della Giustizia al fine di far ottenere all’uomo dei risarcimenti per i danni subiti.
