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Usura al 40% sui prestiti, presi il cugino del ras del boss dei Casalesi e il complice

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I carabinieri hanno arrestato, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, il 57enne Raffaele Catalano e il 50enne Raffaele Visconti: i due sono accusati di più episodi di usura ed estorsione.  Ai due viene contestato di avere prestato soldi e aver richiesto alle vittime il rientro dai prestiti applicando enormi interessi sfruttando inoltre la vicinanza ad un esponente apicale del clan dei Casalesi come Raffaele Della Volpe di cui Catalano è cugino.

Prestito da 500 euro e un guadagno da 14mila euro

Ai due indagati è stata infatti contestata l’aggravante di aver agito con il metodo mafioso. Dall’inchiesta effettuata dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e partita in seguito all’arresto di Della Volpe, è emerso che Visconti e Catalano, con la complicità della compagna del secondo, anch’essa indagata ma non raggiunta da misura cautelare, hanno messo su una fiorente attività usuraia ai danni di numerose vittime, assicurandosi per un singolo prestito di 500 euro, un guadagno di 14mila euro. 

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I prestiti agli imprenditori

A chiedere i prestiti erano soprattutto imprenditori in difficoltà economiche o persone in grave stato di bisogno, che avrebbero avuto la necessità di quelle somme per assicurare le primarie esigenze di vita ai propri familiari. Gli indagati, se le vittime non riuscivano a pagare, passavano alle violenze, con minacce di morte e atti violenti per garantirsi il pagamento delle somme.

 

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