E’ atteso a breve nel Regno Unito l’annuncio di un rinvio delle riaperture inizialmente previste per il 21 giugno. Come riporta l’Ansa la data slitterebbe di quattro settimane in Inghilterra, scrive la Press association. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha ammesso oggi che la diffusione della variante Delta (ex indiana) del Covid 19 è oggetto di “grave, grave preoccupazione”.
E che adesso è meno ottimista di quanto lo fosse a maggio. Si erano intanto moltiplicati gli appelli da parte di esperti – anche consulenti di Downing Street – per un rinvio della riapertura pressoché totale del Paese del 21 giugno.
Parlando con Sky News in Cornovaglia, dove è in corso il vertice del G7 che presiede, lo stesso Boris Johnson ha accennato alla possibilità di rinviare la riapertura, comunicando che farà un annuncio lunedì. Il primo ministro britannico ha tuttavia sottolineato che non è sua intenzione fare passi indietro sulla road map: “Ciò che vogliamo fare è garantire che la road map sia irreversibile, ma non si può avere una road map irreversibile se non si è pronti ad essere cauti”, ha detto Johnson.
VARIANTE DELTA IN ITALIA
In Italia la variante Delta di SARS-CoV-2 è ancora contenuta sotto l’1%. I dati dell’Istituto superiore di sanità arrivano dal rapporto quindicinale sulle varianti in base quanto le regioni segnalano e che si affianca alla flash survey. Come anticipato dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro le evidenze confermano una larghissima diffusione della variante Alpha, la vecchia variante inglese. C’è una circolazione della variante brasiliana (oggi Gamma) al 6,26%, vicino a 7,8% nella flash survey. La variante nigeriana è invece segnalata intorno all’1%.