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sabato, Aprile 27, 2024
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Vendeva abbonamenti ‘pezzotto’ di Dazn, preso 44enne a Napoli

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Vendeva abbonamenti ‘pezzotto’ di Dazn, preso 44enne a Napoli.  Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, gli agenti della Polizia di Stato ha eseguito alcune perquisizioni emesse nei confronti di 2 soggetti ritenuti dediti alla commissione di attività delittuose in materia di illecita trasmissione di contenuti audiovisivi ad accesso condizionato.

In particolare, i due soggetti di interesse investigativo, di anni 35 e 44 anni, residenti rispettivamente a Frosinone e Napoli, gestivano in concorso il sito socceron.name uno degli spazi virtuali più conosciuti che, in live streaming, trasmetteva tutti gli eventi sportivi ad accesso condizionato. Inoltre attraverso un apposito canale Telegram, vendevano abbonamenti IPTV alle più note piattaforme, quali Netflix, NowTv e Dazn, ricevendone i relativi proventi, tramite false donazioni Paypal al fine di eluderne il tracciamento e le relative investigazioni.

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Le indagini svolte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Catania, con il coordinamento del Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, consentivano di individuare i soggetti di interesse investigativo nei confronti dei quali l’autorità giudiziaria disponeva immediate perquisizioni locali, personali e informatiche il cui esito ha dato ampia prova del loro coinvolgimento nell’attività delittuosa per come ipotizzata.

Il personale della Polizia Postale ha, infatti, sequestrato ed inibito l’accesso sia al sito utilizzato per la trasmissione che il canale Telegram, interrompendo così l’attività criminosa.

Inoltre, sono stati posti sotto sequestro, oltre a diversi dispositivi elettronici, numerosi account mail strumentali alla commissione dei delitti, i pannelli reseller di IPTV, diverse carte di credito e 5mila euro su un conto Paypal riconducibile agli autori. È stata, altresì, elevata agli amministratori del sito la sanzione amministrativa di 54mila euro.

Le perquisizioni ed i sequestri sono stati eseguiti dal personale dei Centri operativi Sicurezza Cibernetica di Catania e Napoli e dalla Sezione Operativa di Frosinone.

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