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venerdì, Aprile 19, 2024
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«Te venimm a sparà», le minacce della paranza di Bosti junior ai titolari di ‘Cala la Pasta’

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Hanno un nome e un cognome i membri della paranza che il mese scorso picchiarono con calci e pugni i titolari del ristorante ‘Cala la pasta’ di via Tribunali. Tra loro Patrizio Bosti, figlio di Ettore e soprattutto nipote di Patrizio uno dei capi assoluti dell’Alleanza di Secondigliano. Oltre a lui Gennaro Vitone e Giorgio Marasco raggiunti da ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari e in carcere. Sono tutti giovanissimi e tutti ritenuti intranei al clan Contini. L’Arancia Meccanica contro i titolari e clienti del ristorante inizia dopo che Vitone, con la sua moto, investe la fidanzata del titolare del ristorante. L’investitore, dopo essere scappato via a piedi, ritorna per riprendersi il mezzo insieme a una ‘paranza’ di decine di giovanissimi. E’ a quel punto che si vivono attimi di forte tensione e, soprattutto violenza, con i due titolari del ristorante colpiti a calci e pugni da Bosti junior, come riportato nel provvedimento. Oltre a loro ad avere la peggio due turisti che avevano cercato di fermare Vitone.

L’assalto della paranza

Una volta arrivati all’esterno del locale i giovani cercano di far leva sulla loro appartenenza al clan offrendo anche denaro in cambio del silenzio. Al rifiuto delle persone presenti nel locale ecco che scatta la violenza con Bosti e Marasco indicati come quelli più agguerriti spalleggiati dal 34enne Luigi Capuano (un altro degli arrestati al momento latitante) che inizia, insieme ai due, a proferire minacce contro Raffaele Del Gaudio, titolare del ristorante:«Te venimm a sparà fino a casa toja, sappiamo dove abiti, non denunciare nulla che ti mettiamo na bomba sotto o locale e finisci di stare tranquillo». Le minacce non si esauriscono soltanto a Raffaele ma investono anche suo fratello Danilo:«Vai a cucinare, tu devi stare qua dentro e devi stare zitto, io mi sono fatto quindici anni di carcere e non ci metto nulla a chiudere il ristorante e a non farti aprire domani». Quelle minacce vennero pronunciate – sostiene il giudice per le indagini preliminari Leda Rossetti nell’ordinanza con la quale ha disposto le misure cautelari eseguite dalla squadra mobile partenopea – all’indirizzo del fratello del titolare perchè quest’ultimo stava riprendendo la scena con il suo cellulare. Bosti è accusato di avere aggredito un turista argentino intervenuto per impedire che la moto venisse portata via mentre Marasco, per la Procura, avrebbe minacciato lo stesso turista con un coltello.

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Ieri due turisti rapinati

«Una rapina a due turisti che pranzavano al ristorante ‘Cala la Pasta’ di via dei Tribunali a Napoli, locale nelle settimane scorse assaltato da un paranza di 30 giovani dopo che una moto lanciata a folle velocità aveva travolto Veronica, la moglie del titolare Raffaele Del Gaudio, ancora ricoverata in ospedale».  Questa la denuncia fatta ieri da Antonio Raio, presidente dell’Associazione commercianti AForcella che aggiunge: «Quest’episodio si aggiunge, a quello di pochi giorni fa, ai danni di un 14enne che nell’opporsi alla rapina è stato ferito con un coltello. La parte bassa dei Decumani è terra di nessuno, ci auguriamo che le forze dell’ordine siano più presenti e che, accogliendo la disponibilità di Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli, di finanziare la videosorveglianza, si possa al più presto procedere. Attualmente, in quel pezzo di Centro storico, vi è una sola telecamera, decisamente insufficiente per garantire un controllo e una sorveglianza efficace di un territorio che si dipana all’ombra dei vicoletti del rione Forcella».

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