Scomparso da alcuni giorni, probabilmente tornato in provincia di Napoli. Si tratta di don Silverio Mura, sacerdote di Ponticelli, fino al 7 marzo in servizio alla parrocchia di Montù Beccaria, al centro di un presunto caso di pedofilia, riemerso nei giorni scorsi dopo che il Vaticano ha deciso di riaprire un’inchiesta che era stata chiusa solo due anni fa per volere di Papa Francesco. Don Silverio, nel frattempo, aveva fatto perdere le sue tracce e la Diocesi di Nola aveva dichiarato ufficialmente che si trovava chiuso in un convento senza contatti con il pubblico.
Don Silverio Mura dopo che nel 2010 era esploso il caso era stato spostato da Ponticelli a Pollena, altra parrocchia del Napoletano, poi aveva continuato nell’insegnamento all’Istituto Alberghiero «Russo» di Cicciano almeno fino al 2013. L’attività di insegnante sarebbe cessata del tutto nel 2015. Forse con il suo trasferimento a 800 chilometri di distanza, fra i vigneti dell’Oltrepo, si sperava di spegnere le polemiche e l’attenzione dell’opinione pubblica. Non a caso, a «Chi l’ha visto?», il Vescovo di Nola aveva dichiarato: «È in convento, senza contatti con il pubblico». Il caso è tornato alla luce la scorsa settimana, quando è andato in onda un servizio de “Le Iene” in cui è stato intervistato Diego Esposito, l’uomo che accusa don Silverio di aver abusato di lui quando aveva tredici anni.