Vittorio Brumotti è andato a Licola, a Pozzuoli, per documentare lo spaccio di cocaina nel quartiere. Giunto sul posto in sella alla sua immancabile bicicletta, la situazione degenera: alcuni residenti si scagliano contro la troupe di Striscia e lo minacciano. Addirittura c’è che gli lancia dei contenitori per il ghiaccio dal balcone, fortunatamente non riuscendo a colpirlo.
L’invitato più famoso d’Italia chiama “Sandrino”, un giovane ripreso pochi giorni prima da alcune telecamere nascoste mentre cedeva una dose dal balconcino di casa. “Ringrazia che hai la telecamera”, gli dice in tono minaccioso. Poi un’esclamazione di aperta sfida: “Tu non mi fai nulla. Le guardie già sanno che io vendo la cocaina. Lo sa tutto il mondo. Mi devono solo arrestare. Non c’è bisogno che vieni tu”. Dopo il battibecco con quest’ultimo, che ammette di spacciare la sostanza, in strada scende un uomo che tenta di aggredire fisicamente Brumotti (lanciandogli anche la bici) e che viene tenuto a fatica dai carabinieri, giunti nel frattempo sul posto. Il clima diventa incandescente, al punto che dai balconi volano arance e secchiate d’acqua. Dopo il tentativo di aggressione da parte di una ragazza, l’inviato di Striscia viene minacciato da un giovane sopra a un balcone: “Attento alla tua vita… La tua vita finisce!” e ancora: “Tu il mondo non lo salvi, la vita tua finisce”.
Luca Abete aggredito a Pollena Trocchia
Attimi di tensione per Luca Abete e la sua troupe a Pollena Trocchia. L’inviato di Striscia la Notizia, dopo aver ricevuto molte segnalazioni, è andato di persona presso un distributore di gpl che riempie bombole “a occhio”: una pratica non solo vietata per legge, ma anche estremamente pericolosa, perché può provocare una forte esplosione.
La situazione è degenerata quando un uomo, avvisato della presenza del tg satirico, è arrivato in auto tentando prima di investire il cameraman, poi prendendo di mira Abete. Insulti, spintoni e un microfono rotto: questo il bilancio dell’aggressione, con l’inviato che ha dovuto dileguarsi per evitare il peggio.