Facevano partire 4-5 voli di droni al giorno, ognuno veniva pagato 700 euro, almeno una volta a settimana. Questo è il business per i piloti dei dispositivi volatili con i quali la droga e o cellulari arrivavano nel carcere di Secondigliano. “Riuscivano a far entrare i telefonini e la droga grazie a droni potenziati per farli volare più in alto e scendere poi con una lenza da pesca per scendere nel cortile del carcere“, ha ricostruito il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri.
Il clan della Vanella Grassi consegnava la droga in carcere con i droni
Il clan della Vanella Grassi portava la droga e i cellulari in carcere a Secondigliano. Stamane è stata condotta un’operazione della Polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale, su richiesta dalla Procura di Napoli. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. Secondo i magistrati è evidente che ci siano delle spartizioni territoriali anche all’interno del carcere, infatti, le organizzazioni criminali hanno conoscenze anche strutturali.
Droga in carcere, 12 arresti
La Polizia di Stato di Napoli ha eseguito una ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 12 persone di cui 10 sottoposte alla custodia in carcere, 2 agli arresti domiciliari.
Sono ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati associativi concernenti il traffico di sostanze stupefacenti e l’accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione per i detenuti, fatti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan della Vanella Grassi, attiva nel Perrone di Secondigliano.
L’uso dei droni per le consegne
Nel corso delle indagini svolte dalla Sisco di Napoli, con il supporto operativo dello Sco, della Squadra Mobile partenopea e di personale specializzato della Polizia Scientifica, sono state acquisiti fonti di prova in ordine alla operatività di un sodalizio criminoso abitualmente dedito all’introduzione nel penitenziario di Secondigliano di plichi contenenti droga e telefoni cellulari mediante l’utilizzo di droni.
Al fine di acquisire i necessari riscontri alle risultanze delle attività tecniche, in due distinte occasioni si è proceduto all’arresto in flagranza di 3 soggetti e al sequestro di oltre 2 kg di droga, di un drone dotato di telecamera, nonché di numerosi microtelefoni cellulari e schede telefoniche.