È polesana la prima vittima veneta di West Nile. Adriana Meneghelli, 81 anni di Castelmassa, comune dell’Alto Polesine di 4mila anime, soffriva di patologie pregresse e nei giorni scorsi ha accusato febbre alta e sintomi neurologici, che il 22 agosto ne hanno reso necessario il ricovero all’ospedale «Santa Maria della Misericordia» di Rovigo.
La diagnosi ha confermato i sospetti dei medici, evidenziando la forma più grave di West Nile, quella neuroinvasiva, che nell’anziana, in prognosi riservata, si è tradotta in encefalite. Patologia che ha aggravato un quadro clinico già delicato e che ha portato al decesso della signora nel giro di 24 ore.
Il West Nile Virus miete la prima vittima in Veneto, morta un’anziana di 81 anni
Casalinga, Adriana Meneghelli viveva in una casa con il giardino, ma è impossibile dire se le zanzare, vettori del virus, l’abbiano punta all’aperto.
Lascia il marito Roberto Pavani, il figlio Michele, le nipoti Emma, Marta e Giorgia. La famiglia a quanti hanno partecipato il 26 agosto al funerale, celebrato nella chiesa parrocchiale di Castelmassa, ha chiesto non fiori ma offerte alla scuola materna «Santo Stefano» del paese. Il triste episodio ha alzato ulteriormente l’allarme tra la popolazione in relazione alle infezioni trasmesse dalle zanzare, ma il sindaco di Castelmassa, Federico Ragazzi, spiega: «L’Usl 5 Polesana, in base alla sorveglianza e al monitoraggio ambientale previsti dai protocolli sanitari regionali, non ha riscontrato la presenza di focolai infetti nel nostro paese. Sul fronte della prevenzione, il Comune garantisce i trattamenti larvicidi nei tombini e nei fossati delle aree pubbliche».
I casi registrati finora
Finora sono quattro i casi di West Nile registrati in provincia di Rovigo nel corso dell’estate. Oltre ad Adriana Meneghelli il virus ha colpito nella sua forma neuroinvasiva un’anziana di Badia, ricoverata a metà agosto all’ospedale di Rovigo in prognosi riservata.
A fine luglio un trentunenne di Lendinara si era rivolto all’Usl Polesana per sintomi compatibili con la malattia, ma è sempre stato in buone condizioni generali e ha superato la fase acuta senza conseguenze.
L’ultimo paziente ha invece sviluppato solo febbre. Secondo l’ultimo bollettino regionale, diffuso il 20 agosto e che sarà aggiornato il 27, finora nel Veneto si contano 39 casi di West Nile.