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venerdì, Marzo 29, 2024
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Whirlpool, Di Maio: “Non prenda per il c… lo Stato”. Arriva la risposta dell’azienda

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«Dal 2014 ad oggi la Whirlpool ha ricevuto 27 milioni di euro di fondi pubblici». Così, secondo quanto si apprende da fonti sindacali presenti all’incontro, il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha cominciato la discussione al tavolo di crisi aperto al ministero sul futuro dello stabilimento di Napoli.

«Se non siete in grado di dare risposte e devo rivolgermi ai vertici della multinazionale ditelo subito. Non perdiamo tempo. Non si prende per il c… lo stato italiano. Non con me, non con questo governo» ha detto Di Maio rivolgendosi ai rappresentanti della multinazionale americana, sollecitando chiarimenti sull’acquirente del sito di Napoli che la società ha annunciato di cedere. «Lo stato si farà rispettare. Si sono firmati accordi ben precisi. State creando un precedente gravissimo. Dovete rispettare le Istituzioni e i lavoratori. Io sono e sempre sarò al loro fianco. Siamo disposti a impegnarci ancora di più con l’azienda per trovare una soluzione».

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Al tavolo sono presenti i sindacati Fim, Fiom e Uilm. Secondo i vertici aziendali, la profittabilità del sito, nonostante gli investimenti che in questi anni sono di circa 70 milioni, resta sotto la media del gruppo e quindi non più sostenibile. Alla notizia è scattato subito lo sciopero a Napoli, seguito dalla solidarietà di altri stabilimenti del gruppo. Un nutrito gruppo di lavoratori oggi si è riunito sotto al Mise e chiede, tra l’altro, l’intervento di Di Maio nella vicenda.

«Non vogliamo chiudere ma individuare soluzioni per garantire posti di lavoro sostenibili a lungo tempo. Oggi una soluzione non l’abbiamo». Così l’ad di Whirlpool, Luigi La Murgia, ha replicato al ministro Di Maio sulla possibile cessione dello stabilimento di Napoli.

Il tavolo è durato circa due ore il tavolo. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali presenti all’incontro, il tavolo è stato riaggiornato fra una settimana per dare tempo all’azienda di riflettere sulle possibili soluzioni alternative.

«Napoli non molla, Napoli non molla». Ad assicurare una resistenza no limits sono i circa 300 operai del sito di Napoli della Whirlpool, partiti stamattina con 8 pullman, che la multinazionale americana del bianco ha annunciato di voler cedere nei giorni scorsi. Presidio anche davanti ai cancelli dello stabilimento partenopeo.La decisione di Whirlpool metterebbe a rischio l’occupazione di circa 430 lavoratori che potrebbero arrivare a 800 calcolando l’indotto di un territorio che peraltro non gode di buona salute. E mentre al terzo piano del Mise, nel salone degli Arazzi, il confronto va avanti, il presidio degli operai si riscalda. Tra un ‘bella ciaò e l’inno nazionale, scandito a battimani, trova spazio anche un vecchio slogan: «il potere deve essere operaio». I circa 300 operai dunque proseguono a scandire l’incontro. «Di Maio uno di noi», è tra gli slogan più gettonati mentre tra i cartelloni spicca quello che riproduce il testo dell’accordo del 2018 in cui si prevede un investimento complessivo di 250 mln per il triennio 2019 -2021 in attività di innovazione nei siti industriali italiani.

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