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martedì, Aprile 23, 2024
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Camorra a Secondigliano, un nuovo ras alla guida delle Case Celesti. Ecco chi è l’erede dei Marino

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Il ‘gioiello della corona’ è tornato sulla scena. Pezzo pregiato del mercato degli stupefacenti nell’area nord (si racconta che all’epoca d’oro del clan Di Lauro potesse raggiungere anche i 500mila euro a settimana), le Case celesti hanno sempre occupato un posto di privilegio negli affari dei gruppi che negli anni ne hanno gestito gli affari. Dopo un periodo di ‘stasi finanziaria’ ecco che i palazzoni su via Limitone d’Arzano sono nuovamente ritornati ad occupare le pagine di cronaca: gli affari qui sono ritornati e quando parli di business parli di fiumi di kobrett e eroina pronti a inondare il mercato di Secondigliano. Un ‘nuovo corso’ che sarebbe dovuto ad una nuova regia criminale, un nuovo reggente che avrebbe preso nelle sue mani le redini del gruppo che gestisce la piazza un tempo legata alla famiglia Marino e negli anni appannaggio della Vanella Grassi che aveva stabilito una sorta di joint venture con Roberto Manganiello, ex primula rossa del gruppo arrestato ad aprile dello scorso anno a Orta di Atella.

Il nuovo ras che gestirebbe la fiorente piazza di spaccio G.M. è un quasi sconosciuto ma, secondo gli investigatori sarebbe spietato e scaltro al punto giusto, da riuscirsi a ricavare un ruolo consolidato in quel che resta dell’ex impero dei Marino riuscendo anche a rimanere in buoni rapporti con la Vanella Grassi che attraversa attualmente una fase di riorganizzazione interna. Il nuovo reggente si sarebbe ‘fatto le ossa’ proprio alla corte dei Marino prima e poi sotto la guida di Manganiello, il nipote preferito dei ‘McKay’.
La conferma della rinnovata importanza delle Case celesti è del resto dimostrata dagli ultimi arresti e sequestrati effettuati tra le palazzine: l’ultima ad inizio febbraio quando i carabinieri di Secondigliano coadiuvati dai vigili del fuoco, durante una perquisizione con rimozione di grate e ostacoli fissi hanno sequestrato droga in uno scantinato: vicino a un foro sul muro che dava su uno dei cortili delle palazzine celesti c’erano 13 bussolotti contenenti crack e 8 bussolotti di eroina. In quell’occasione fu arrestato un 29enne della provincia di Salerno.

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