È stato condannato a tre anni quattro mesi di carcere il 41enne che aveva massacratp di botte l’appuntato dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Avezzano, Vito La Mendola, 55 anni, durante un controllo. I fatti sono accaduti lo scorso 19 giugno, quando lo straniero aveva procurato al militare la frattura del naso e della mandibola. Le accuse che pendevano sull’uomo erano di resistenza e lesioni anche nei confronti di altri due carabinieri che facevano parte della pattuglia. Inoltre, era anche accusato di porto abusivo di un coltello a serramanico. Il pm aveva chiesto tre anni e la sospensione del reddito di cittadinanza per il dominicano che si trova in Italia 10 anni. Richieste accettate: l’uomo, adesso, è stato trasferito nel carcere di Vasto.
La dinamica dell’aggressione: revocato il reddito di cittadinanza all’aggressore
Il carabiniere era intervenuto insieme a 2 colleghi per riportare lo straniero alla calma. Quest’ultimo era in stato di ebbrezza e molestava i passanti. Alla vista dei militari però ha reagito scappando verso la sede della caritas, prima di essere però rapidamente raggiunto. A quel punto si è opposto sferrando due pugni violenti sul carabinieri 55enne. La foto è stata pubblicata dai profili social dei sindacati delle forze dell’ordine e da politici nazionali, tra cui Matteo Salvini.
Le altre notizie | Controlli dei carabinieri nei cantieri, scoperti 21 operai in ‘nero’: uno aveva il RdC
Controlli dei carabinieri nei cantieri, scoperti 21 operai in ‘nero’: uno aveva il RdC. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato di Napoli hanno svolto, insieme agli Ispettorati Interregionale e Territoriale del lavoro, un servizio di contrasto alle violazioni alle normative. Attività supportate anche dal comando provinciale di Napoli e dal Settimo Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano. Tra gli obiettivi dei militari c’è l’emersione del lavoro sommerso e tutela dei lavoratori nei cantieri.
Ventiquattro imprese edili ispezionate tra Napoli, Torre del Greco e Pozzuoli: solo 6 quelle in regola. Sono stati 81 i lavoratori identificati nei cantieri, 21 di questi sono risultati in nero. Addirittura uno percepiva il Reddito di Cittadinanza. Sanzionati i titolari e gli amministratori dei cantieri controllati per un importo complessivo di 360mila euro.
CONTROLLI NEI CANTIERI, IL MODUS OPERANDI
I militari hanno agito con un preciso modus operandi. Prima individuavano l’obiettivo dopodiché chiudevano tutte le vie fuga prima di intervenire. Infine procedevano al controllo mentre i lavoratori stavano svolgendo tranquillamente la propria attività.
Molte sono state le contestazioni relative alle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Nei cantieri pochissimi operai indossavano i dispositivi di protezione anti-infortunistica come i caschi e le imbracature anti-caduta. I carabinieri sospendevano, quindi, 11 attività imprenditoriali. Alla fine del controllo sequestrato un cantiere.
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