Si è verificata un’aggressione nel carcere minorile di Airola in provincia di nel Benevento. Come ha reso noto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), un giovane detenuto si è scagliato contro due agenti di polizia penitenziaria, procurando loro ferite e lesioni giudicate guaribili in pochi giorni. Poco prima, il minore li aveva minacciati di morte e aveva messo a soqquadro la propria cella.
A seguito dell’ennesimo episodio violento all’interno di un carcere italiano, il sindacato Sappe ha rinnovato la richiesta di un incontro con il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al fine di “evidenziare al Guardasigilli che la realtà detentiva italiana è più complessa e problematica di quello che lui immagina e che il Sappe denuncia sistematicamente”.
“Quello che è accaduto ad Airola – ha aggiunto la sigla sindacale – ha riportato alla ribalta le difficoltà della struttura detentiva e delle gravi condizioni operative nelle quali lavora ogni giorno il personale di Polizia Penitenziaria. La realtà è che sono state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri, preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno, con controlli sporadici e occasionali, e con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili”.