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venerdì, Marzo 29, 2024
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Anelli spariti al Cardarelli dopo la morte della mamma, denuncia ai carabinieri di Melito

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Una carezza alla mamma Filomena distesa in ambulanza, poi la corsa all’ospedale Cardarelli. Tra quell’ultimo contatto e la morte dell’anziana madre, però, si è messo di traverso il coronavirus, che ha impedito ai figli di starle vicino fino agli ultimi instanti di vita. Nel frattempo la vicenda ha avuto un risvolto di cronaca ora in fase di accertamento. La figlia Francesca ha denunciato il furto degli anelli ai carabinieri della Tenenza di Melito.

LA FEDE SCOMPARSA DELLA MAMMA

Giovedì 2 luglio l’improvviso malore di Filomena rendeva necessario il suo trasferimento all’ospedale a Napoli. Durante il ricovero i medici aggiornavano i familiari sul peggioramento progressivo delle condizioni della mamma, già il lunedì seguente Francesca ha cercato di recuperare gli effetti personali della mamma.

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La figlia voleva riavere, soprattutto, la fede d’oro bianco che aveva un importante valore affettivo. La famiglia era legata anche all’altro anello d’oro rosso sul quale c’erano incisi tre cuoricini dedicati ai due figli e al marito. Purtroppo il 9 luglio la 74enne spirava nel nosocomio napoletano.

IL RACCONTO DELLA FIGLIA FRANCESCA

Giovedì pomeriggio la 48enne giungeva sotto la casa della mamma a Melito dopo aver ricevuto l’urgente chiamata. “In ambulanza sono riuscita ad accarezzarle la testa e proprio in quel frangente ho visto i due anelli. Lunedì ho telefonato in ospedale per chiedere la restituzione degli effetti personali di mia mamma, seppure l’operatore mi abbia assicurato di aver cercato nei vari reparti e nelle casseforti dell’ospedale, purtroppo della fede era sparita. Mia madre non amava l’oro ma quell’anello in 50 anni non se le era mai tolto. Ho deciso di denunciare questo gesto disumano, probabilmente avvenuto in luogo in cui chi soffre dovrebbe essere protetti“.

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LA FEDE SCOMPARSA DELLA MAMMA

Giovedì 2 luglio l’improvviso malore di Filomena rendeva necessario il suo trasferimento all’ospedale a Napoli. Durante il ricovero i medici aggiornavano i familiari sul peggioramento progressivo delle condizioni della mamma, già il lunedì seguente Francesca ha cercato di recuperare gli effetti personali della mamma.

La figlia voleva riavere, soprattutto, la fede d’oro bianco che aveva un importante valore affettivo. La famiglia era legata anche all’altro anello d’oro rosso sul quale c’erano incisi tre cuoricini dedicati ai due figli e al marito. Purtroppo il 9 luglio la 74enne spirava nel nosocomio napoletano.

IL RACCONTO DELLA FIGLIA FRANCESCA

Giovedì pomeriggio la 48enne giungeva sotto la casa della mamma a Melito dopo aver ricevuto l’urgente chiamata. “In ambulanza sono riuscita ad accarezzarle la testa e proprio in quel frangente ho visto i due anelli. Lunedì ho telefonato in ospedale per chiedere la restituzione degli effetti personali di mia mamma, seppure l’operatore mi abbia assicurato di aver cercato nei vari reparti e nelle casseforti dell’ospedale, purtroppo della fede era sparita. Mia madre non amava l’oro ma quell’anello in 50 anni non se le era mai tolto. Ho deciso di denunciare questo gesto disumano, probabilmente avvenuto in luogo in cui chi soffre dovrebbe essere protetti“.

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