Le strade delle nostre città hanno un serio e annoso problema. Una sorta di male incurabile e che persiste da tempo, oramai. Questo problema risponde al nome di “buche“. In alcuni tratti sembra di percorrere scenari post bellici. Talvolta non basta avventurarsi in pericolosi slalom per evitarle. Altre volte, ancora, le buche sono cosi profonde e acute da sembrare vere e proprie voragini. Come si potrebbero chiamare diversamente le buche che ricoprono quasi completamente la stradina che collega Giugliano ad Aversa? Come potrebbe mai chiamarsi l’enorme buca apertasi a via Foscolo ad Aversa? Voragine. Semplicemente voragine.
La voragine di via Ugo Foscolo
In quest’ultimo caso, poi, l’assurdo si fonde col paradossale, rivelando che sotto il patetico tentativo di ricoprire una strada che andrebbe completamente rifatta c’è una storia di sprechi e lucro di fondi pubblici. Via Ugo Foscolo è una di quelle strade da sempre costellate di buche (o voragini). Un tratto di strada è stato riasfaltato: i lavori sono stati completati non più di due giorni fa. Eppure, quarantotto ore sono bastate per far letteralmente crollare il fondo stradale, generando una voragine. L’ennesima. Sarebbe il caso di prendere atto della negligenza manifesta della ditta incaricata.