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giovedì, Marzo 28, 2024
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L’ex ragazzo la picchia, lei pubblica online le foto delle aggressioni

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Una studentessa 23enne del Camerun, Megane Deutou, che da un anno studia all’Università di Bari, è stata picchiata dal suo ex fidanzato, uno studente 24enne barese, che non si rassegnava alla fine della loro relazione.
Dopo essere stata picchiata, la donna ha sporto denuncia e ha pubblicato la foto del suo volto tumefatto su Instagram, scrivendo: “Ho finito mio compito. La polizia si occuperà del tuo caso ora”. Il post di Megane è stato rilanciato sui social da diverse associazioni tra cui ‘Studenti stranieri Università di Bari’ e ‘Studenti indipendenti Lingue’. La notizia, che sta facendo il giro del web, è stata ripresa da alcune testate locali. Secondo la ricostruzione riportata sui quotidiani, Megane avrebbe incontrato mercoledì sera il suo ex fidanzato che voleva parlarle. E quando Megane ha ribadito la sua volontà di troncare il rapporto, l’uomo l’avrebbe presa per i capelli e poi sbattuto ripetutamente la testa della donna sulla portiera della propria auto.

Una presidio davanti al Comune di Bari “per chiedere risposte da parte delle autorità” è stato organizzato per questa mattina da alcune associazioni studentesche dopo l’aggressione subita da una studentessa del Camerun, Megane Deutou, picchiata dal suo ex, uno studente barese.

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“A te, Megane – scrivono su Fb gli ‘Studenti indipendenti di Lingue’ – vogliamo dire grazie perché hai avuto coraggio di dire basta, di denunciare, e di tornare a vivere. A te, carnefice, vogliamo ricordare che l’amore non rompe le costole, non lascia i lividi sulla faccia, l’amore non può e non deve uccidere”.

“Non possiamo restare in silenzio – proseguono gli studenti – perché significherebbe non sottolineare la gravità di una simile situazione. Ingiustificabile qualsiasi schiaffo, sopruso, atto di pressione psicologica”. “Oltre al colore della pelle – sottolinea su Facebook l’associazione ‘Studenti stranieri università di Bari’ – nessuna donna dovrebbe essere preda e vittima di questi atti barbari che dipingono una società maschilista in perdita dei valori di uguaglianze e parità”. “Sollecitiamo un maggiore sguardo sulla condizione dello studente straniero nella città di Bari – concludono – e in particolare nell’Ateneo barese”.

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