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Bimba sbranata ad Acerra, il pitbull aveva già aggredito un altro cane

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La procura di Nola, che ha aperto un fascicolo sulla morte della bambina di nove mesi azzannata da un pitbull ad Acerra, ha disposto il sequestro della salma della piccola per l’autopsia, e anche temporaneamente dall’appartamento in cui si è verificato il fatto per i rilievi.

Accertamenti disposti anche per l’animale. Entrambi i genitori sono già stati sentiti dagli investigatori. Il racconto del padre verte sul fatto di essersi addormentato con la bambina e di essersi svegliato trovandola coperta di sangue, senza però aver sentito nulla.

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La madre invece era al lavoro in un ristorante della zona.

Bimba di 9 mesi azzannata e uccisa dal pitbull ad Acerra, sentiti i genitori

Aveva solo 9 mesi Giulia, e al momento della tragedia si trovava sul letto insieme al papà, Vincenzo Loffredo. La madre invece era in pizzeria per lavoro. I genitori hanno 25 e 23 anni, vivono nel parco Ice Snei ad Acerra, in via Nobile.

La piccola è stata azzannata alla testa e al volto dal pitbull, ferite che poi si riveleranno essere mortali. Il padre, sentito dagli inquirenti, ha raccontato di essersi addormentato e che non si sarebbe accorto di nulla. Al risveglio, avrebbe trovato la figlia in una pozza di sangue. Immediata la corsa alla Villa dei Fiori di Acerra, ma la piccola è morta poco dopo l’arrivo in ospedale, troppo il sangue perso.

Ma resta comunque qualcosa di poco chiaro nella versione del padre, che all’inizio aveva fornito una versione diversa, probabilmente per difendere l’animale. Aveva raccontato che, ad aggredire la figlia, era stato un cane randagio mentre passeggiavano in strada. Poi, sentito dagli inquirenti, ha fornito quella che ad ora risulta essere la versione reale dei fatti.

Il pitbull aveva già aggredito in passato

Il pitbull era già noto per aggressioni in passato. La scorsa estate, l’animale era scappato da casa e, mentre girovagava vicino all’abitazione, aveva aggredito un altro cane che era spasso con una dog sitter. In quella occasione, sempre alcuni vicini avevano chiesto alla coppia di verificare la pericolosità del cane.

Intanto divampano già le polemiche. La coordinatrice nazionale di Italia Viva, Raffaella Paita, chiede di vietare il commercio dei pitbull in Italia. “L’ennesimo dramma, questa volta ad Acerra: una bambina di 9 mesi è morta sbranata nel suo letto da un pitbull – afferma la parlamentare – è ora di vietare il commercio di questi animali, inadatti strutturalmente alla convivenza con l’uomo e con i bambini. Mi batterò in Parlamento per raggiungere questo obiettivo. Basta morti innocenti ed evitabili”.

 

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.