Dieci soggetti ritenuti affiliati al clan camorristico dei Polverino attivo nell’hinterland a nord di Napoli e all’estero, sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea.
Dovranno rispondere, a vario titolo, di istigazione a ritrattare dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria e di furto in abitazione e danneggiamento aggravati da finalità mafiose.
I primi nomi
Le persone coinvolte nel blitz sono: Giuseppe Ciotola di Marano, Cristoforo Candela di Marano, Carlo Milingo e Patrizio Parisi, Fortunato Parisi e Agrillo Antonio di Quarto.
Gli arrestati, come ha dimostrato l’indagine dei carabinieri coordinata dalla Dda, a partire dall’agosto 2017 hanno intimidito alcuni parenti di un collaboratore di giustizia, Teodoro Giannuzzi, che con le sue dichiarazioni aveva colpito i clan degli Orlando e dei Polverino per spingerlo a rendere all’autorità giudiziaria dichiarazioni false e a ritrattarne quelle già rese.
Alle minacce è poi seguìto un furto in casa del suocero: i malviventi vi sono penetrati forzando la porta d’ingresso, approfittando del fatto che le vittime avevano dovuto lasciare l’appartamento con urgenza per motivi di sicurezza.
Nell’abitazione esplosero, inoltre, petardi danneggiando il bagno, pareti, porte, mobili ed effetti personali.