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lunedì, Giugno 24, 2024
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Caccia al boss Rinaldi: con lui i ‘4 spettri della 46’

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E’ caccia aperta in tutta la periferia orientale a Ciro Rinaldi, boss dell’omonimo clan del rione Villa al momento vincitore nella guerra che per anni l’ha opposto al clan Mazzarella. ‘My way’ (come viene conosciuto negli ambienti criminali) si è reso latitante da quando la Dda di Napoli, attraverso la pm Antonella Fratello, ha chiesto di nuovo l’arresto del boss in relazione al duplice omicidio di Raffaele  Cepparulo e dell’innocente Ciro Colonna. L’agguato nei confronti del reggente dei ‘Barbudos’ del rione Sanità in fuga dai Vastarella avvenne a Ponticelli il pomeriggio del del 7 giugno del 2016. Da allora di lui nessuna traccia. Eppure la ‘presenza’ del clan è sempre stata garantita in tutto questo tempo anche grazie all’apporto dell’esercito di Rinaldi che può contare su personalità di altissimo spessore criminale, ‘colonnelli’ con esperienza diretta sul campo come Sergio Grassia ‘Sergiolino’ (la cui abitazione è stata più volte presa di mira dalle azioni armate dei Mazzarella), suo fratello CiroRaffaele Maddaluno detto ‘a nsalat e Raffaele Oliviero ‘o pop. Sono loro i quattro profili della ’46’ (come viene chiamata la zona del rione Villa da dove provengono) ancora da consegnare alla giustizia, quattro ‘spettri’ che garantirebbero al boss protezione militare ed economica dopo che due giorni fa si sono consegnati spontaneamente in carcere Pasquale Rinaldi, Ciro Rinaldi (cugino omonimo del boss) e il ras Giovanni Nocerino.

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