Maxi blitz nella notte
Dalle prime ore di oggi, i carabinieri del Ros stanno eseguendo una misura cautelare, emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale procura distrettuale. La misura è a carico di 59 indagati. Sono accusati di numerosi reati, tra i quali associazione mafiosa, concorso esterno, corruzione elettorale, estorsione e turbata libertà degli incanti. L’operazione colpisce i clan Puca, Verde e Ranucci operanti a Sant’Antimo e comuni limitrofi. Il blitz svela una fitta rete di cointeressenze sia in ambito politico sia imprenditoriale. Contestualmente è in fase di notifica anche un sequestro di beni per un valore di oltre 80 milioni di euro.
I due arresti di un mese fa a Sant’Antimo
Circa un mese fa i carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento era nei confronti di Luigi Puca, 25enne, figlio del più noto Pasquale detto ‘o minorenne. Puca senior attualmente detenuto, e capo dello storico ed omonimo clan operante a Sant’Antimo e comuni limitrofi. Puca è gravemente indiziato, unitamente ad un imprenditore edile, del reato di estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose ai danni di un altro costruttore della zona. Secondo quanto raccolto durante le indagini, anche grazie alla denuncia della vittima, i due uomini avevano costretto la vittima, trovatasi in gravi difficoltà economica, a consegnare loro assegni e cambiali. Tutto per un importo complessivo di oltre 50 mila euro a fronte di un debito iniziale di 11 mila.
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