Esce dal carcere per decorrenza dei termini Carlo Mirengo, uno degli imputati nel procedimento che vede alla sbarra alcuni soggetti, ritenuti contigui o affiliati al clan Orlando, egemone a Marano e a Quarto, accusati del raid contro la casa di Giuseppe Di Pierno, suocero del pentito Teodoro Giannuzzi. La decisione è stata presa dalla Prima Sezione della Corte di Appello di Napoli a seguito dell’istanza di scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare presentata dall’avvocato Luca Gili.
Il processo vede coinvolto, oltre a Mirengo, anche Candela Cristofaro Giuseppe Ciotola, Patrizio Parisi, Gennaro De Rosa e Vincenzo Grillo, i quali erano stati condannati per aver minacciato e vandalizzato l’abitazione del suocero di un pentito. Le immagini del raid contro la casa di Giuseppe Di Pierno, suocero del pentito Teodoro Giannuzzi, furono riprese da una 14 enne e girate ai carabinieri che ricostruirono la vicenda. Nel collegio difensivo gli avvocati Luca Gili e Stefano Sorrentino.
Secondo l’accusa avrebbero intimidito alcuni parenti di un collaboratore di giustizia, che con le sue dichiarazioni aveva colpito i clan degli Orlando e dei Polverino per spingerlo a rendere all’autorità dichiarazioni false e a ritrattarne quelle già rese. Rispondono, a vario titolo, di istigazione a ritrattare dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria e di furto in abitazione e danneggiamento aggravati da finalità mafiose. Gli arrestati, secondo l’indagine dei carabinieri coordinata dalla Dda, a partire dall’agosto 2017 hanno intimidito alcuni parenti di un collaboratore di giustizia. Alle minacce è poi seguito un furto in casa del suocero: i malviventi vi sono penetrati forzando la porta d’ingresso, approfittando del fatto che le vittime avevano dovuto lasciare l’appartamento con urgenza per motivi di sicurezza. nell’abitazione esplosero, inoltre, petardi danneggiando il bagno, pareti, porte, mobili ed effetti personali.