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Scontro armato tra i clan a Ponticelli, il ruolo di Carlo Esposito

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La guerra a Ponticelli si protrae ormai da anni, ma il 2018 è stato scandito da violenti scontri armati e forti tensioni tra clan. Il 30 aprile Ciro Cerrato, appartenente al clan Minichini-De Luca Bossa, scampa ad un agguato condotto dai rivali dei De Micco-De Martino. Il mese seguente vengono ritrovate delle armi in un covo usato anche da Carlo Esposito.

Il 25 giugno venne commesso un altro agguato nei confronti di Cerrato da parte di Francesco De Martino e Umberto Dello Iacolo: la risposta armata arrivò lo stesso nei confronti del ras De Martino. Meno di 24 ore dopo Dello Iacolo e Esposito furono arrestati nel rione Fiat con l’accusa di detenzione e porto abusivo di arma.

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OPERAZIONE CONTRO I DE MICCO

Il 5 novembre 2018 gli agenti del commissariato di Ponticelli, con il contributo della Squadra Mobile, eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda nei confronti di 9 soggetti ritenuti responsabili di porto e detenzione illegale di armi da fuoco, anche da guerra, e di ordigni esplosivi, di minaccia e rapina, tutti aggravati dalle finalità e dal metodo mafioso.

Le attività di indagine permisero di ricostruire gli assetti criminali in atto sul territorio di Ponticelli a seguito degli arresti, avvenuti nel mese di novembre 2017, di numerosi esponenti del clan De Micco che fino a quel momento ebbero la supremazia assoluta nel quartiere.

LO SCONTRO TRA CLAN

Nell’ordinanza vennero contestate condotte commesse da soggetti affiliati ai fedelissimi al clan De Micco, e, in particolare, al gruppo facente capo alla famiglia De Martino e contro il gruppo dei Minichini  De Luca Bossa.

Le indagini condotte dalla DDA consentirono di ricostruire alcuni episodi, avvenuti tra il dicembre 2017 ed il giugno 2018, inquadrabili nel contrasto tra tali 2 gruppi criminali, a partire dall’estorsione commessa dalla organizzazione scissionista nei confronti di un affiliato al clan De Micco, diretta ad ottenere la consegna degli ordigni esplosivi e delle armi che custodiva per conto dell’organizzazione, fino alle continue e reciproche scorribande armate ed azioni ritorsive commesse dai membri dei due gruppi contrapposti.

La ricostruzione di alcune condotte delittuose venne resa possibile anche grazie all’acquisizione di immagini dai sistemi di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali della zona. In quell’occasione anche Carlo Esposito venne raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare.

Duplice omicidio a Ponticelli, fermato un 37enne vicino al clan

Ieri Antonio Pipolo è stato fermato per il duplice omicidio condotto in via Eugenio Montale a Ponticelli. Secondo le prime indagini si tratta di un 37enne vicino al clan De Micco-De Martino che avrebbe ucciso Carlo Esposito e Antimo Imperatore, operaio incensurato e senza alcune legame con la camorra.

Dunque gli inquirenti stanno seguendo anche la pista dell’epurazione interna al clan. Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e della compagnia di Poggioreale, coordinati dal sostituto procuratore Urbano Mozzillo.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.