È una storia assurda quella di Carmela. Una storia che purtroppo non fa sorridere, ma pensare. Ha da poco compiuto 98 anni, un’età dove qualsiasi problema di tipo economico dovrebbe svanire, eppure non è così, perché l’hanno deciso i giudici del tribunale civile di Caserta.
L’ASSURDA VICENDA
Nel 1955 l’anziana si recò all’ufficio postale per firmare un bot da 10mila lire. Appena tornò a casa, conservò talmente bene quel documento al punto tale da dimenticarsene. E adesso, dopo 62 anni, quello stesso bot vale 144mila euro. Il Ministero dell’Economia, però, non ne vuole sapere niente, non vuole sborsare l’enorme cifra. La decisione? Convocazione in tribunale il 29 marzo 2019.
LE PAROLE DELL’AVVOCATO
L’avvocato Andrea Fabio Ferrari di Roma trova assurda tutta la vicenda e cerca a tutti i costi di soddisfare il desiderio della signora Carmela, che a 98 anni si trova ancora a combattere contro problemi economici come questi. «Noi le auguriamo cent’anni di vita, ma chi dice che ci sarà ancora la signora Carmela nel 2019?». Una domanda più che lecita e che bisogna porsi.
LA RISPOSTA DEL MINISTERO
La notizia peggiore è che questa storia potrebbe essere dimenticata. Si sta puntando tutto sul tempo e al centro c’è quel tesoretto di 10mila lire che adesso vale 144mila euro. Una convocazione tra un anno e lo Stato che se ne lava le mani, che ignora una signora di 98 anni. Una vera e propria ingiustizia. Adesso rnon resta altro da fare che attendere il 2019. E pregare affinchè il bot nel cassetto di Carmela diventi finalmente realtà.
