Il giorno dopo il funerale di Gianluca Coppola, è il momento del silenzio e del dolore ma anche quello di chiedere giustizia. E’ iniziato l’iter che porterà Antonio Felli, ritenuto responsabile dell’omicidio, al processo. Una prima svolta c’è stata. Il gip del Tribunale di Napoli, nell’emettere una nuova ordinanza di custodia cautelare a carico di Felli, ai sensi dell’articolo 27 del codice di procedura penale essendosi il giudice per le indagini prelimiari del tribunale di Napoli Nord dichiarato incompentente per territorio, ha preso un’importante decisione.
Esclusi, infatti, nei confronti di Felli sia i futili e abietti motivi sia l’aggravante mafiosa. Il gip ha dunque condiviso le censure sollevate dall’avvocato Dario Carmine Procentese, nel corso della convalida del decreto di fermo del emesso dalla DDA il 27.04.2021.
Le novità sull’omicidio di Gianluca Coppola
Sia secondo l’avvocato difensore che secondo il Gip, la presunta militanza di Felli in ambienti criminali (tutta da dimostrare) poco avrebbe a che fare con l’omicidio Coppola. Inoltre le emergenze investigative raccolte sarebbero contrastanti.
Infatti secondo Luigi Migliozzi, collaboratore di giustiza del clan Moccia, Felli sarebbe uomo vicino a presunti esponenti della criminalità caivanese. Mentre dal contenuto di alcune intercettazioni emerse in un altro procedimento l’indagato sembrerebbe invece vicino ad ambienti criminali di San Pietro a Patierno. Elementi contrastanti, dunque, che gettano l’ombra sulla posizione criminale di Felli.
Per questo motivo il gip di Napoli ha ritenuto di dover escludere anche l’aggravante dei motivi futili ed abbietti. Allo stato delle investigazioni, non è ancora accertato il preciso movente del delitto.