Ha dell’assurdo quanto accaduto in Cile. La Cial Alimentos, tra le maggiori produttrici di carne e salumi del Paese, lo scorso 30 maggio ha corrisposto a un suo dipendente, per errore, uno stipendio 330 volte superiore al dovuto. Invece di ricevere i soliti 500mila pesos mensili (vale a dire poco più di 500 euro, al cambio attuale), l’uomo ne ha ricevuti ben 165.398.851 (ovvero quasi 170 mila euro). Stando ai calcoli si tratta di una cifra che, senza questo errore, il lavoratore avrebbe impiegato oltre 27 anni a percepire.
L’uomo si è reso irreperibile
Il dipendente ha capito sin dal primo momento che quella somma non gli spettasse di diritto, tanto che lui stesso ha segnalato l’anomalia ai superiori ed al dipartimento delle risorse umane. Garantendo, inoltre, che il giorno dopo si sarebbe recato in banca per restituire i soldi. Salvo poi fare dietrofront. Dopo due giorni trascorsi senza rispondere al telefono, l’uomo ha fatto addirittura recapitare all’azienda una lettera contenente le sue dimissioni, controfirmata dal suo avvocato. Da quel momento – conferma Cial Alimentos al quotidiano locale Diario Financiero – di lui non è più stata trovata traccia.
Inevitabile, dunque, la denuncia per appropriazione indebita nei confronti del lavoratore. Al momento, però, neanche gli inquirenti sono riusciti a rintracciarlo.
