Sono stati ricostruiti due episodi da cui emerge la disponibilità di armi del gruppo di Antonio Bruno, alias Michelò. Secondo la Procura della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli il primo riguarda la reazione armata di Francesco Mingacci, detto Tattà, alla scorribanda dei Mianesi avvenuta nell’aprile 2018 tra i palazzi del Rione Don Guanella.
Poi quelle tensioni vennero risolte: a distanza di un anno, infatti, il secondo episodio riguarda il ras dei Licciardi che avrebbe dato una pistola ad un affiliato all’organizzazione dei Mianesi. Comunque entrambe le vicende evidenziano il ruolo di primo piano avuto da Bruno alla luce dei suoi rapporti con le altre organizzazioni criminali e la partecipazione di Mingacci alla fazione del Don Guanella del clan Licciardi.
Spari al Don Guanella, le parole del pentito
Nel novembre del 2020, la sparatoria venne poi confermata dal collaboratore di giustizia Vincenzo Iuorio, ex affiliato al clan Sautto, che riferì dell’intervento di Michelò, anche grazie alla loro mediazione, al fine di evitare una reazione armata da parte dei Mianesi, che avrebbe intralciato gli affari illeciti a danno di tutti.
“Nel Don Guanella si fecero il giro quelli di Miano.. Erano 6 motorini, Tattà si impressionò e li scaricò una pistola addosso fortunatamente senza colpire nessuno, questa cosa non andò giù a quelli di Miano… Bruno ci raccontò che Tattà aveva sparato perché, avendo visto il gruppo dei cosiddetti Mianesi, nel rione, si era impressionato e aveva sparato loro addosso. I Mianesi non avevano digerito questa reazione di Tattà, ritenendolo un affronto e volevano “soddisfazione”, nel senso che a Tattà doveva essere data una lezione… Noi dicemmo a Bruno che eravamo a sua disposizione se avesse deciso per un’azione di contrasto con i Mianesi, ma Bruno aveva intenzione di risolvere la vicenda bonariamente perché gli affari andavano bene e non voleva metterli in pericolo con un’azione armata. Quelli di Miano però volevano soddisfazione… Vennero fatti vari incontri e la vicenda venne risolta bonariamente.“, ha affermato Iuorio in un interrogatorio.
Colpo al clan Licciardi, arrestati ras e affiliati del Don Guanella