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sabato, Aprile 27, 2024
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Controlli nelle case durante il cenone, parla l’avvocato: “Non siete obbligati ad aprire”

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A Roma sarà massiccio lo spiegamento di forze dell’ordine che pattuglieranno le strade proprio nei festivi e nei prefestivi. E potrebbero essere costretti loro malgrado a controllare le abitazioni private, privacy o non privacy.

Controlli a tappeto nella Capitale

Come specifica il quotidiano Repubblica, sarà «difficile che gli agenti vadano di loro iniziativa a verificare che non ci siano più di due ospiti a tavola; però daranno immediata attenzione a ogni segnalazione e denuncia da parte di privati cittadini su situazioni a rischio Covid come assembramenti nelle abitazioni private o nelle strade». In altri termini, invitare più persone per fare festa i semplicemente a pranzo o cena, potrebbe essere rischioso, oltre che per contagi da Coronavirus, anche per o controlli che a Roma si preannunciano serrati.

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E se qualche cittadino alza la cornetta segnalando assembramenti in zona o movimenti copiosi da e per una determinata abitazione, l’intervento della Polizia Locale non è certo da escludere, anzi.

La polizia municipale si prepara alle feste di Natale con un piano speciale di potenziamento di agenti e controlli su strada e anche nelle abitazioni: sarà linea dura. Tanto sui locali finchè potranno rimanere aperti quanto sulle abitazioni private dove non si rispettino le regole dettate dal decreto del governo antiCovid. E visto che i locali saranno chiusi con il lockdown che verrà fra tre giorni, il piano di controlli natalizio si sposterà su strada e nelle case.

Infatti in caso di segnalazione gli agenti potrebbero bussare alle porte di una casa privata. Già in questi giorni in tutta Italia hanno già sequestrato dei Bed&Breakfast adibiti a locali dove fare eventi mondani.

La precisazione dell’avvocato

Sulle pagine del Il Giornale l’avvocato Alessio Paladino, penalista di Roma, ha chiarito che non si è obbligati ad aprire ai vigili in caso di controlli: “Voi non siete obbligati ad aprire. Se lo fate, loro non hanno nessun titolo per varcare l’uscio. In ogni caso, avete il diritto di chiamare un avvocato”. Dunque come ha spiegato l’avvocato non c’è alcun obbligo da parte vostra di aprire la porta. E anche se lo fate, loro non hanno nessun titolo per entrare.

Intanto i controlli, almeno per ora, sono avvenuti in case vacanza e in bed & breakfast. Tutto lecito, dato che non si tratta di abitazioni private ma di strutture ricettive, come gli alberghi. Ferrara ha tenuto a precisare che le forze dell’ordine “non suoneranno campanelli a casaccio”.

Anche in Italia ci saranno controlli

“Un sistema liberaldemocratico non manda la polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l’autocertificazione” ha detto il premier Giuseppe Conte spiegando il decreto Natale che consente alcune deroghe agli spostamenti e sembra lasciare spazio a una certa libertà per i pranzi delle feste.

Conte in realtà ha parlato, nello specifico, di possibilità di «ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni”: una specificazione ulteriore rispetto a quanto precisato nel decreto, dove si parla di limiti allo spostamento. Conte ha poi parlato della possibilità di verificare — con un “incrocio» delle autocertificazioni — se in una casa ci sono più di due persone non conviventi.

Il testo del decreto spiega: “Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull’intero territorio nazionale si applicano le misure di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 (quelle delle «zone rosse», ndr) […] lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi».

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