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giovedì, Luglio 10, 2025
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Omicidio Martina, dall’autopsia la verità sulla crudeltà di Tucci

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Alessio Tucci, l’assassino reo confesso dell’omicidio di Martina Carbonaro, la 14enne trovata senza vita nell’ex casa del custode dello stadio di Afragola, è stato trasferito dal carcere Giuseppe Salvia di Poggioreale a un altro istituto penitenziario campano. Sulla nuova struttura in cui si trova ora il 18enne c’è il massimo riserbo, visto il clima difficile creatosi attorno a Tucci all’interno di Poggioreale, tale da decidere per lui l’isolamento prima del trasferimento come richiesto dal suo avvocato, Mario Mangazzo. 
Stando ad alcune voci circolate, i familiari di Tucci avrebbero avuto dei diverbi con i parenti di altri detenuti all’esterno del Giuseppe Salvia, elemento che sarebbe stato decisivo per il trasferimento del ragazzo ad altro penitenziario. Intanto stamattina alle 9.30 è prevista l’autopsia sul corpo di Martina, che si trova attualmente nell’obitorio dell’ospedale San Giuliano di Giugliano. A seguito dell’esame autoptico, verrà rilasciata la salma e saranno fissati i funerali della 14enne, la cui tragica fine ha lasciato sgomenta gran parte dell’opinione pubblica. Intanto l’avvocato della famiglia Carbonaro, Sergio Pisani dice: È doveroso denunciare con fermezza che non è accettabile che lo Stato abbia abbandonato i genitori di Martina Carbobaro. Dopo l’omicidio brutale di una figlia, non è accettabile che una madre ed un padre vengano lasciati soli senza alcun supporto psicologico immediato, senza assistenza, senza un minimo di tutela umana”. Nessuno può pretendere razionalità o comportamenti ‘coerenti’ – aggiunge Pisani-  da genitori che si ritrovano catapultati in un incubo, in uno stato di shock profondo e prolungato. Quando si subisce un trauma simile, la mente si frantuma, e può portare a gesti o parole che vanno letti per ciò che sono: il linguaggio della disperazione, della frattura psichica, del dolore assoluto. Lo Stato non può voltarsi dall’altra parte. Deve esserci con aiuti immediati, con psicologi, con sostegno reale. Perché se una madre impazzisce di dolore, la responsabilità è anche di chi non ha fatto nulla per aiutarla”. “Chi perde un figlio in modo così crudele non può essere lasciato solo. Mai”.

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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