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venerdì, Aprile 19, 2024
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Bimbo annegato al matrimonio, il piccolo Davide portato in braccio verso l’ospedale: il gesto disperato dei genitori

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Ha perso la vita nella piscina dove amici e cuginetti stavano facendo il bagno, a pochi metri dai genitori seduti a bordo vasca. La tragedia è accaduta poco dopo mezzanotte al ‘KORA’, un ristorante con piscina all’interno del Lido Napoli sulla spiaggia di Lucrino. Il piccolo Davide ha vissuto gli ultimi momenti lì, insieme ai genitori che erano testimoni di nozze e originari di Afragola.

La caduta fatale in piscina

Il bambino di 4 anni è probabilmente sfuggito al controllo dei genitori, quando per raggiungere gli amici -riporta Cronaca Flegrea (qui l’articolo)- sarebbe inciampato o forse sarebbe sceso per gli scalini sommersi  finendo col volto rivolto verso il fondo della vasca. Purtroppo, in quel momento, nessuno ha visto nulla. Il corpo, ormai esanime, è stato notato dopo da un animatore che si era recato a soccorrere un altro bimbo colpito da conati di vomito dopo aver fatto il bagno. Tuffatosi in acqua, quest’ultimo ha tentato di salvare il piccolo Davide insieme ad un fotografo.

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Immediata la chiamata al 118, anche se i genitori del piccolo non hanno voluto attendere la l’arrivo dei sanitari ed hanno portato il figlio a piedi, per circa 100 metri, nella loro auto, superando anche il cavalcavia della linea ferroviaria. Raggiunta la vettura, al momento della partenza, la famiglia ha incrociato 2 ambulanza: messo il bambino sulla lettiga -secondo quanto fatto sapere dall’Asl Napoli 2 Nord- non avrebbero permesso ai sanitari di effettuare le manovre di rianimazione sul posto, messe in atto soltanto durante il viaggio in ospedale ‘Santa Maria delle Grazie’. Purtroppo, quei tentativi portati avanti per circa 40 minuti al Pronto Soccorso, sono risultati inutili.

Il pubblico ministero della Procura di Napoli ha disposto il sequestro della salma, trasferita al centro di medicina legale del Secondo Policlinico di Napoli dove sarà effettuata l’autopsia.

Le testimonianze

Su quanto accaduto indagano gli agenti del commissariato di Polizia di Pozzuoli, che nella notte scorsa sono giunti all’ingresso del pronto soccorso, dove si erano radunati i familiari del piccolo, e allo stabilimento. Proprio qui avrebbero tentato di aggredire l’animatore, responsabile di un gruppo di 7 o 8 bambini. Il giovane, 21 anni di Pozzuoli, è stato ascoltato insieme al padre e alla madre del piccolo Davide, che in quel momento stava allattando la figlia più piccola.

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