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sabato, Aprile 20, 2024
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Divieto di balneazione in costiera Sorrentina, l’Arpac risponde alle critiche

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In merito alle notizie sui divieti di balneazione temporanei in due tratti di mare in Penisola sorrentina, è opportuno precisare quanto segue sui controlli arpac.

Come avvengono i controlli Arpac

I controlli Arpac si effettuano sulla base di un cronoprogramma concordato con la Regione Campania, comunicato al Ministero della Salute prima dell’avvio della stagione balneare. Tale cronoprogramma è cogente e non modificabile, se non in casi eccezionali. In assenza di apposita Ordinanza Sindacale di divieto temporaneo alla balneazione per motivi eccezionali, non è rinviabile un controllo quando si verifica una criticità conseguente ad un evento meteorico. Anzi, un controllo effettuato proprio dopo una pioggia abbondante consente di tutelare al meglio la salute dei bagnanti. Che in caso contrario potrebbero trovarsi a nuotare in un’acqua contaminata da microrganismi di origine fecale.

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Il divieto di balneazione sulla costiera Sorrentina del 10 agosto

Com’è ormai noto, i prelievi effettuati lo scorso 10 agosto hanno registrato superamenti dei valori limite dei parametri batteriologici determinanti la balneabilità (Escherichia Coli ed Enterococchi intestinali). Questo, in particolare, nei tratti di mare denominati “Marina Grande – Lato Est” nel comune di Sorrento e “Punta San Francesco” nel comune di Sant’Agnello. I risultati sono stati trasmessi alle amministrazioni comunali non appena disponibili, lo scorso 12 agosto. I sindaci hanno emesso apposita ordinanza sindacale di divieto temporaneo alla balneazione.

I motivi del divieto e il ripristino della funzionalità dell’impianto di depurazione dopo i controlli Arpac

Allo scopo di individuare le cause dei fenomeni inquinanti, il sindaco di Sorrento ha provveduto a contattare la società di gestione del sistema fognario (Gori srl). In questo modo hanno potuto verificare la presenza di eventuali danni agli impianti ed eseguire gli interventi di manutenzione e/o riparazione dei condotti fognari, laddove necessari. Infatti, come si legge nel provvedimento sindacale, la stessa Gori ha rilevato criticità del sistema fognario che, in seguito alle piogge del 9 agosto, ha subito forti sollecitazioni. Con la prolungata attivazione di tutti gli scaricatoi di piena presenti nel territorio di Sorrento. Il 17 agosto, l’Amministrazione comunale di Sorrento ha trasmesso ad Arpac la comunicazione della Gori. Questa ha attestato il ripristino delle normali ed ottimali condizioni di funzionamento idraulico della rete fognaria e del processo in atto all’impianto di depurazione “Marina Grande”. Contestualmente ha richiesto ad Arpac di organizzare i controlli in mare previsti dalla legge per verificare la cessazione o meno dell’evento inquinante.

Il divieto può essere imposto dal sindaco

Qualcuno ha chiesto ad Arpac cosa sarebbe successo se i prelievi non fossero stati svolti il giorno dopo il nubifragio. Ebbene, i sindaci, in applicazione della normativa vigente, possono in circostanze eccezionali emanare ordinanze preventive di divieto della balneazione. Senza, quindi, necessità di controlli microbiologici sulle acque, che comunque richiedono alcuni giorni di processamento in laboratorio. In circostanze simili, dunque, i sindaci possono vietare temporaneamente la balneazione prima dei prelievi Arpac.

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