A Mugnano è da sempre attiva una colonna armata riconducibile agli Amato-Pagano della vicina Melito. La notizia, risaputa nelle informative delle forze dell’ordine, è confermata dall’ultima relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia che ‘fotografa’ la situazione criminale nel centro alle porte di Napoli. Proprio in questa fetta di territorio c’è la ‘Raqqa’ degli Amato-Pagano. Come la città siriana, ‘capitale’ del sedicente stato islamico così i comuni dell’hinterland costituiscono la roccaforte della galassia scissionista, quella che è uscita vincitrice dalla lotta di potere contro la fazione mugnanese facente capo a Mariano Riccio. Il gruppo (indebolitosi dopo la cattura e la misura del 41bis per Rosaria Pagano) avrebbe recuperato il suo reggente , a capo proprio della fazione melitese che si è scontrata contro i fedelissimi di Riccio. Sotto di lui quattro profili che, stando agli investigatori, «costituiscono la spina dorsale del clan, tutti profili criminali di altissimo livello che seguono le direttive delle alte sfere che ancora riconoscono come capo indiscusso zia Rosaria Pagano».
Sotto la quarantina con già parecchi anni al servizio del gruppo della 219. E’ questo il primo, parziale profilo di quello che viene considerato a tutti gli effetti il nuovo reggente del clan Amato-Pagano.