Elena e Giovanni volevano uccidere tutta la famiglia, compresa la cagnetta Milli. Questi i dettagli che emergono dai messaggi in chat scambiati dai fidanzatini di Cervinara. La figlia di Aldo Gioia e il 23enne erano preoccupati di allertare la famiglia come riporta il sito Ottopagine. Infatti è Elena tranquillizzare Giovanni: “Penso io a Milli”.
Lei stava riempiendo i quattro zaini che avrebbero utilizzato per fuga. Lui le chiede conferma del piano: “Ma anche Emilia, sei sicura?”. Elena ha risposto: “Sì, amo, capisci meglio cosa intendo, mia sorella non può rimanere: non rimane nessuno”.
LE CHAT DEI DUE FIDANZATI
Elena: “Mi manchi, quando li uccidiamo? Quando?”.
Giovanni: “Venerdì potremmo cercare di stare un po’ insieme”.
Elena: “Sì, ma dobbiamo prima ucciderli”.
Giovanni: “Lo faccio perché li odi tu, io non li odio. Ma dobbiamo essere liberi”.
ELENA E GIOVANNI FANNO SCENA MUTA
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Giovanni Limata, 23 anni, e Elena Gioia, 18 anni. Scena muta dei fidanzati di Avellino, accusati dell’omicidio di Aldo Gioia, 53 anni, padre della ragazza che si opponeva alla loro relazione. L’uomo ucciso con sette coltellate dal fidanzato della figlia mentre dormiva sul divano di casa.
Nel corso della udienza di convalida degli arresti, i due giovani sono reclusi nel carcere di Avellino, i difensori, Vanni Cerino del Foro di Napoli per Elena e Mario Villani per Giovanni, hanno notificato al Gip del Tribunale di Avellino, che ha confermato gli arresti, la decisione dei loro assistiti. La madre della ragazza, Liana, e i fratelli di Aldo Gioia, hanno atteso la decisione del giudice in tribunale. Nessun congiunto di Giovanni Limata era presente