Il CEO di Tesla, SpaceX e X Elon Musk entro il 2027 sarà il primo trilionario della storia. Nel 2030 sarà, invece, la volta di Mark Zuckerberg e di Bernard Arnault.
Elon Musk sempre più ricco
L’imprenditore sudafricano Elon Musk, stando ai dati, potrebbe diventare il primo trilionario al mondo entro il 2027. Lo rivela un rapporto (ripreso dal Guardian) della Informa Connect Academy, precisando che il patrimonio del CEO di Tesla, SpaceX e X (ex Twitter) è cresciuto sempre di più ad un tasso medio annuo del 110%. Musk, che ha dato il suo sostegno all’ex presidente Donald Trump e potrebbe avere un ruolo nell’amministrazione se il tycoon dovesse conquistare la Casa Bianca, sarà anche dichiarato uomo più ricco nel mondo quest’anno, con un reddito di 251 miliardi di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index.
Sempre secondo il rapporto, il secondo personaggio a diventare trilionario sarà, invece, il magante indiano Gautam Adani, nel 2028, se il tasso di crescita annuale della sua ricchezza dovesse rimanere al 123%. Nello stesso anno potrebbe essere la volta di Jensen Huang, patron dell’azienda tecnologica Nvidia, e Prajogo Pangestu, magnate indonesiano dell’energia e delle miniere. Bernard Arnault, il capo di Lvmh Moët Hennessy Louis Vuitton e la terza persona più ricca del mondo con circa 200 miliardi di dollari, è sulla buona strada per raggiungere l’ambito traguardo nel 2030, lo stesso anno di Mark Zuckerberg.
I trilionari e l’opinione pubblica
La domanda su chi sarebbe potuto essere il primo trilionario della storia dell’umanità ha affascinato media e opinione pubblica sin da quando il mondo ha incoronato il suo primo miliardario nel 1916, l’americano John D. Rockefeller, fondatore e all’epoca maggiore azionista della Standard Oil. Ma nonostante l’interesse, molti studiosi considerano l’accumulo di immense ricchezze come un male sociale. Un rapporto ha calcolato che l’1% più ricco dell’umanità è responsabile di più emissioni di carbonio, uno dei principali fattori della crisi climatica in corso, rispetto al 66% più povero.
