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giovedì, Giugno 20, 2024
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Evade dai domiciliari, si ubriaca e fa l’autostop all’auto dei carabinieri: ri-arrestato

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Assurdo ma vero. Scappa dai domiciliari e fa l’autostop ai carabinieri. Camminava, ubriaco e senza scarpe, in mezzo alla strada. Esausto e per nulla lucido, quando ha sentito che le forze lo stavano abbandonando, ha deciso di fare l’autostop. Ha chiesto un passaggio alla macchina sbagliata: una gazzella dei carabinieri del nucleo radiomobile. Sbagliata perché l’uomo, fuggito dall’ospedale dove si era fatto ricoverare per un presunto malore per eludere i domiciliari e darsi alla fuga, è stato nuovamente arrestato. Ed è finito dritto dritto nella camera di sicurezza della caserma di Santa Margherita, poi di nuovo ai domiciliari.

È successo due notti fa. L’uomo, Eugeny Ivanishko, un operaio della Bielorussia di 44 anni, residente a Recco, non è un volto nuovo della cronaca : nel 2009 era stato accusato di aver occultato il corpo di Natalia Proshina, 43 anni, strangolata, a Rapallo, dal cugino, Aleksander Azarov, con un collare per cani. Un delitto efferato, che aveva acceso i riflettori sul Tigullio. Dallo scorso 2 ottobre Ivanishko si trovava agli arresti domiciliari, nell’alloggio di Recco dove stava scontando una condanna per ricettazione. L’altra sera, intorno alle 23, ha telefonato al 118 accusando un malore. Una volta trasportato al pronto soccorso del San Martino, però, ha eluso la sorveglianza di medici e infermieri e, complice il buio, ha lasciato l’ospedale e si è allontanato.

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