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giovedì, Marzo 27, 2025
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Duemila persone ai funerali di Chiara Jaconis, l’addio della famiglia: “Sarai sempre qui con noi”

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Si sono tenuti questa mattina alle 10.30, nella Basilica di Santa Giustina a Padova, città d’origine della giovane, i funerali di Chiara Jaconis, la 30enne deceduta martedì dopo essere stata colpita alla testa ai Quartieri Spagnoli da un pesante oggetto caduto dall’alto.

Nella Basilica di Santa Giustina sono in tantissimi quelli arrivati per salutarla. Duemila le persone presenti. Ci sono i famigliari, mamma Cristina, il papà Gianfranco e la sorella Roberta, che arrivano con il feretro, che accompagnano in chiesa. Ci sono gli amici di sempre e quelli arrivati apposta da Parigi. E poi ci sono autorità locali, come il sindaco Sergio Giordani e gli assessori Francesca Bencioli e Antonio Bressa ed il presidente del consiglio comunale, Antonio Foresta. Presente, come annunciato, anche una rappresentanza istituzionale arrivata da Napoli, con tanto di gonfalone della città.

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Sinceramente commosso, il sindaco Giordani ha parlato di “enorme tragedia, un dolore incommensurabile per questa famiglia”. Si è poi fermato a salutare tutti i famigliari di Chiara, una volta dentro la Basilica.

Sulla pagellina funebre di Chiara Jaconis, presente in un cestino fuori chiesa, campeggia la frase “Vivere a colori”, titolo di una nota canzone di Alessandra Amoroso: la giovane padovana era infatti una fan della cantante pugliese.

Le parole della sorella di Chiara Jaconis

Sul pulpito sono intervenuti anche i familiari di Chiara Jaconis. La sorella, Roberta, con la voce rotta dall’emozione ha detto: “Leggo una poesia indiana che sembra scritta apposta per lei: ‘Quando sarò andata via, allora lasciatemi andare via. Ho tante cose da fare e da vedere. Non piangete quando pensate a me, siate grati per gli anni bellissimi che vi ho dato e per la mia presenza. E potete solo immaginare quanta felicità avete dato voi a me. Vi ringrazio per l’amore che mi avete dimostrato. Ora è il momento di viaggiare da soli. Soffrirete per qualche tempo. Io non sono lontana, la vita va avanti e se ne avete bisogno chiamatemi pure e io verrò. Anche se non mi vedete e non mi potete toccare, io ci sarò. E se ascoltate nei vostri cuori, sentirete chiaramente la dolcezza dell’amore che vi porterò. E quando per voi sarà il momento di andare, sarò lì per voi per darvi il benvenuto.

Non andate alla mia tomba per piangere, io non ci sono. Io sono mille venti che soffiano, lo scintillio di di cristalli di neve, sono l’oro scintillante dei campi di grano, sono le dolci piogge autunnali, sono la stella che brilla nella notte e ricordate che io ci sarò su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi volete parlare, mettetevi da una parte chiudete gli occhi e cercatemi. Ci si parla non nel linguaggio delle parole, ma nel silenzio'”.

Il messaggio della mamma per Chiara: “Ciao tesoro mio, mai avrei pensato di scriverti in questa situazione. Ho il cuore gonfio di dolore e di tristezza infinta. Ma allo stesso tempo custodisco dentro al mio cuore i tuoi abbracci che mi lasciavano senza fiato. I tuoi modi unici e la tua voglia di vivere a colori. So che sei comunque qui con noi. Io lo sai, ti chiamerò, ti parlerò, ti abbraccerò e so che tu ci sarai sempre. Ciao angelo mio”.

L’omelia del parroco ai funerali di Chiara Jaconis

“Siamo qui perché amiamo Chiara. Non è un amore che ci risparmia la morte ma è un amore che non è inutile. In questi giorni tutti abbiamo dimostrato in tanti modi questo amore. Non è stato inutile amare Chiara, non è inutile amarla adesso. La morte ci apre a delle domande ma non abbiamo delle risposte. Queste domande possono aprire il nostro cuore. […] Ci chiediamo perché Dio non ha fatto in modo che le cose non fossero diverse. C’è un’altra vita che cresce dentro di noi, un’altra vita che è cresciuta dentro la vita di Chiara. C’è una vita materiale ma anche un’altra vita, quella che raccogliamo di Chiara. Fatta soprattutto dell’accogliere e dare amore. Che cresce man mano che la nostra vita umana va avanti. Tutti percepiamo che c’è qualcosa in più nella nostra vita oltre a quella umana.

Devo ringraziare la famiglia di Chiara per quello che in questi giorni ci stanno dando. Li ringrazio perché nella loro sofferenza vogliono dare una lettura: la morte va interpretata. La parola di Dio ci dà un’interpretazione di ciò che stiamo vivendo. […] Chiara è stata chiamata da Gesù. Parlare di chiamata vuol dire parlare di un incontro”.

Anche la città di Napoli sarà presente ai funerali di Chiara Jaconis

Come comunicato dallo stesso sindaco Gaetano Manfredi, il Gonfalone della città di Napoli è stato issato nella chiesa dove sono stati celebrati i i funerali di Chiara Jaconis. Questo il comunicato del Comune emanato ieri, lunedì 23 settembre: “Il Gonfalone della Città listato a lutto e una corona di fiori saranno domani in chiesa, a Padova, ai funerali di Chiara Jaconis, la giovane turista deceduta martedì dopo essere stata colpita alla testa ai Quartieri Spagnoli da un pesante oggetto caduto dall’alto”.

Le parole del papà di Chiara all’esterno della camera ardente

Il papà di Chiara, Gianfranco Jaconis, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti all’esterno della camera ardente: “Nostra figlia è tornata con noi, non l’avremmo mai lasciata da sola. Ringrazio tutti per la vicinanza e per le mille manifestazioni d’affetto. Sarà un problema quando da martedì scemerà tutto e ci ritroveremo da soli con il nostro dolore. È come se stessi vivendo un film di fantascienza. Neanche uno sceneggiatore avrebbe potuto scrivere un copione simile. E se l’avesse proposto gli avrebbero dato del matto eppure è accaduto eccome, e alla mia Chiara”.

E sulla solidarietà ricevuta dai napoletani dopo la tragedia: “Ho pensato ai pregiudizi. I napoletani sono eccezionali. Io sono calabrese, ma non sono così come i napoletani. Bisogna andarci a Napoli per capire effettivamente chi sono i napoletani. Un popolo fantastico. Io sono calabrese, ma da 50 anni sono a Padova e penso a come sarebbe bello fondere tutti i lati positivi di queste popolazioni per fare un’unica comunità. L’affetto che ho trovato a Padova è lo stesso che ho trovato a Napoli”.

Infine un passaggio sull’inchiesta per capire cosa è accaduto in quel maledetto pomeriggio di domenica: “C’è un pool di magistrati molto attenti a Napoli, e i miei avvocati mi stanno assistendo per ogni cosa. Insieme ai nostri consulenti sapranno scoprire cos’è successo di preciso, io ne rimango fuori“.

Funerali Chiara Jaconis, l’assessore di Napoli: “Forte abbraccio alla famiglia”

“Sono ore difficili. Per l’ultimo saluto a Chiara il Comune ha testimoniato la vicinanza con un cuscino di fiori e il Gonfalone scortato dai vigili per esprimere il cordoglio dell’amministrazione e di tutta la città. Io sono sempre stata accanto alla famiglia a Napoli e in queste ore ancora di più con il cuore. Questi giorni di vicinanza con Livio e la famiglia di Chiara hanno costruito un legame forte che difficilmente potrò dimenticare. A loro e a Chiara va ancora il mio abbraccio”. Così l’assessora al Turismo del Comune di Napoli Teresa Armato. Oggi si tengono i funerali della giovane turista morta dopo essere stata colpita da un frammento di una statua ai Quartieri Spagnoli, a Napoli. Il gonfalone della Città di Napoli è presente nella basilica di Santa Giustina a Padova, e per volontà del sindaco di Napoli è listato a lutto.

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