Le violenze andavano avanti da mesi, anche mentre era incinta. E nonostante lui avesse, in una successiva occasione, il loro figlioletto di pochi mesi in braccio.
E’ riuscita a registrare anche questo, attraverso il suo cellulare, Gaia Caputo, la 25enne di Pozzuoli che, lo scorso fine settimana, fu massacrata di botte dall’ex compagno, un 36enne che in pieno raptus rabbioso, cercò anche di gettarla giù dal Belvedere. Ora è in carcere con l’accusa di tentato omicidio, mentre i suoi due complici con i quali aveva teso l’agguato alla giovane, sono tuttora ricercati.
Gaia massacrata di botte dall’ex compagno a Pozzuoli, in un video veniva picchiata mentre lui aveva il figlio in braccio
Intercettata telefonicamente dal Corriere della Sera, così risponde Gaia: “Sto bene, va molto meglio ora. Vorrei solo tutelare mio figlio”.
Gaia ha raccontato di essere riuscita a contattare il padre e a chiedere aiuto ad alcune ragazze incontrate per strada. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che nel giro di poche ore hanno rintracciato e arrestato il 36enne. Per garantire la sicurezza di Gaia, le è stato consegnato il “mobile angel”, un dispositivo di supporto che consente di chiedere aiuto in caso di necessità.
Oggi la giovane cerca solo pace e serenità, dopo mesi di violenze e soprusi, alcuni dei quali è riuscita a documentare tramite registrazioni video.