Gli studenti bocciano l’ipotesi – trapelata dal tavolo del confronto che il premier incaricato Draghi sta avendo in questi giorni con le forze politiche – che vorrebbe un prolungamento dell’anno scolastico fino a fine a giugno, per consentire di recuperare il tempo perduto negli scorsi mesi tra chiusure e didattica a distanza. A farlo emergere un sondaggio del portale Skuola.net – con protagonisti 1800 alunni di medie e superiori – che mostra come a più di 8 ragazzi su 10 la proposta proprio non vada giù.
La motivazione principale sta nel fatto che l’anno scolastico si è sempre concluso a inizio giugno, anche nel 2020, in piena pandemia; cambiare solo stavolta sarebbe poco convincente. Senza trascurare il fatto che, a detta dei ragazzi, se l’obiettivo di tale decisione fosse quello di aiutare gli studenti in difficoltà a rimettersi in linea con gli altri, difficilmente centrerebbe il bersaglio.