Operazione dei Carabinieri a Grumo Nevano. I militari dell’Arma, coordinati dal capitano Antonio De Lise, hanno avviato controlli per accertare il rispetto delle leggi che regolano le condizioni igienico sanitarie all’interno delle abitazioni. A Grumo Nevano, come in tutte le province campane, sono presenti comunità di cittadini extracomunitari. Spesso, queste donne e questi uomini arrivano all’ombra del Vesuvio in cerca di una vita migliore. Ma non solo.
Perché a Grumo, perché in Campania?
Alle volte, l’intenzione è la volontà di ricongiungimento con i propri cari. Quasi sempre, la Campania è una tappa di passaggio. I flussi migratori sono, perlopiù, diretti verso il nord Europa. Tuttavia, i problemi sorgono quando le risorse personali cominciano a mancare e diventa necessaria una fonte di guadagno. Queste persone diventano vittime del caporalato e del lavoro sottopagato. Il che rende impossibile il pagamento di un affitto. Non da soli, almeno. Ecco, quindi, che si tende a condividere lo stesso tetto, anche a discapito degli spazi e della privacy. E’ probabilmente questo il contesto che ha spinto quattro cittadini pakistani a ospitare nelle proprie abitazioni un numero molto maggiore di persone rispetto al consentito.
Sanzioni e sgomberi per i pakistani di Grumo Nevano
Troppe persone in poco spazio vuol dire caos e difficoltà nella gestione delle cose. I Carabinieri, accompagnati dagli uomini dell’Asl Napoli 2 di Pozzuoli, hanno riscontrato pesanti carenze igienico-sanitarie in ognuna delle quattro abitazioni controllate. In alcuni casi, il pavimento era una sorta di pantano. In altri casi, le cucine erano ridotte ad uno stato di inutilizzabilità. Le abitazioni controllate sono tutto in una palazzina in via Battisti non lontano dal centro storico di Grumo Nevano. Dopo le operazioni di sequestro dei locali, i cittadini pakistani locatari sono stati sanzionati (400 euro) e deferiti in stato di libertà. La palazzina è stata sgomberata. resta l’emergenza lavorativa e abitativa. tanto per i comunitari che per gli extracomunitari.