Le ultime notizie dall’Ucraina parlano di bombardamenti su un centro di produzione di aeromobili Antonov e un palazzo di 9 piani a Kiev. Inoltre, pare sia stata danneggiata la linea elettrica della centrale di Chernobyl. Nel frattempo, si è tenuto il quarto round di negoziazioni tra Russia e Ucraina.
I recenti bombardamenti, sempre più vicini a Kiev
Un attacco russo ha colpito un centro di produzione di aeromobili Antonov che si trova nei pressi dell’aeroporto Sviatoshyn, a circa 10 km dal centro di Kiev. Lo affermano fonti dell’amministrazione comunale. In precedenza era stato riportato che ad essere colpito era stato lo scalo Antonov (Hostomel), un importante terminal cargo e base aerea. Nel corso dei raid russi sono stati colpiti alcuni edifici residenziali della capitale ucraina. Almeno due persone sarebbero morte e tre ferite. Nel frattempo, quindici persone sono state salvate e 63 evacuate da un edificio in fiamme. Infatti, un razzo ha colpito il nono piano di questo edificio residenziale, situato nel distretto di Obolon, sobborgo settentrionale di Kiev.
La necessità di una No-fly zone sull’Ucraina
Il leader ucraino Zelensky, inoltre, torna a ribadire la necessità di istituire una no-fly zone sull’Ucraina. “Se non chiuderete il nostro cielo non è’ che una questione di tempo prima che i razzi russi cadano sul vostro territorio, sul territorio della Nato“, ha affermato Zelensky in un nuovo video. Secondo quanto dichiarato dalle istituzioni nazionali, l’Italia si opporrà a tale richiesta.
I russi prendono nuovamente di mira la centrale di Chernobyl
A destare preoccupazione è, di nuovo, la centrale nucleare di Chernobyl, già presa di mira dai russi nelle scorse settimane. Dopo le ultime riparazioni, le forze russe hanno nuovamente danneggiato la linea che alimenta la centrale nucleare di Chernobyl e la città di Slavutych. Lo ha riferito Ukrenergo, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ucraina, sulla sua pagina Facebook secondo quanto riporta l’agenzia Unian. Solo ieri l’equipaggio aveva riparato la linea ad alta tensione che alimenta centrale e città. “Tuttavia, prima che l’alimentazione fosse completamente ripristinata, le forze di occupazione l’hanno danneggiata nuovamente. L’equipaggio riparatore dovrebbe dirigersi nuovamente verso il territorio occupato vicino alla centrale, per trovare e riparare nuovi danni alla linea” spiega la società.
Negoziati difficili ma costruttivi tra Mosca e Kiev
Nel frattempo, ha avuto inizio il quarto round di negoziati. La notizia arriva dal principale negoziatore e consigliere di Zelensky, Mikhailo Podolyak, tramite il suo account Twitter. “Le parti esprimono le proprie posizioni specifiche“, ha scritto il capo negoziatore parlando di “comunicazione difficile“ con Mosca. “Pace, un cessate il fuoco immediato e il ritiro di tutte le truppe russe. Solo dopo questo possiamo parlare di relazioni regionali e di differenze politiche” ha aggiunto Podolyak. Parla invece di progressi Ihor Zhovkva, vice capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky. “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di arrendersi, ora sembrano avviare negoziati costruttivi“.
L’apertura di altri corridoi umanitari per fuggire da Kiev
Inoltre, si segnala l’apertura di altri 10 corridoi umanitari per tentare di evacuare i civili nelle città assediate. Lo ha detto la vice premier Iryna Vereschuk, spiegando che sono previste evacuazioni dalle città vicino alla capitale Kiev e dalla regione orientale di Luhansk.