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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il fiiglio di Di Lauro prese a calci il figlio di uno Scissionista:«Gli spagnoli si vendicarono su un innocente»

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Prima di pentirsi Biagio Esposito era un ras e un killer spietato. L’omicidio di Vittorio Iodice, il 25 gennaio 2008, fu infatti provocato da un litigio tra Antonio Di Lauro e il figlio di Biagino, all’epoca all’apice del suo ruolo nel gruppo scissionista. Il figlio di ‘Ciruzz o milionario’ diede anche un calcio al ragazzo e per vendetta l’ex luogotenente di Raffaele Amato e Cesare Pagano ordinò l’agguato al giovane. Non perché la vittima fosse legata al clan di cupa dell’Arco, ma solo perché i fratelli erano considerati amici di Antonio Di Lauro.

La ricostruzione è stata fatta nei mesi scorsi da Carlo Capasso, uno degli ex ‘bambini-soldato’ orbitanti nel gruppo di Secondigliano. Con la consueta premessa che le persone tirate in ballo nel verbale devono essere assolutamente considerate estranee ai fatti narrati fino a prova contraria, ecco alcuni passaggi dell’interrogatorio reso ai pm antimafia come riportato dal Roma: «Fummo informati subito dell’omicidio di Vittorio Iodice in quanto presente all’omicidio vi era mio cugino Genny Mennetta; era con Iodice, al Corso Italia, su una motocicletta Triunph e vennero affiancati da Gaetano Petriccione e Luca Raiano, che spararono 4/5 colpi alla testa dello Iodice.  Mio cugino rimase illeso. Dopo questo omicidio avvenne un incontro tra Antonio Di Lauro e mio zio Ciro Reparato con Biagio Esposito e Domenico Pagano, questi referenti per gli Scissionisti. Esposito e Pagano spiegarono che Iodice era morto perché Antonio Di Lauro aveva litigato con il figlio di Biagio Esposito. Mio zio Ciro Reparato disse che Biagio Esposito precisò che Antonio Di Lauro aveva minacciato di morte suo figlio nonché la moglie e che aveva dato loro anche un calcio. Mio zio chiese perché il litigio di Antonio Di Lauro aveva portato come conseguenza l’omicidio di Vittorio Iodice, ricevendo come risposta che era sufficiente per gli Scissionisti ammazzare una persona vicina ad Antonio Di Lauro ed, in tale ottica, venne individuato Vittorio Iodice in quanto i fratelli di questi a nome Antonio e Giuseppe erano amici di Antonio Di Lauro e Vincenzo D’Avanzo».

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